Maurizio Donelli: «Il segreto di Ballardini? Far giocare i calciatori nel proprio ruolo»

Il caporedattore dei motori del Corsera: «Bisogna arrivare al più presto a 40 punti e il Genoa sarà  tranquillo»


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Maurizio Donelli, caporedattore al Corriere della Sera, responsabile della redazione motori e genoano da sempre è il nostro “Giornalista della settimana”. Con lui Pianetagenoa1893.net ha parlato della bella vittoria con l’Udinese, di Ballardini e della prossima partita del Grifone in quel di Palermo.

Cosa può dirci del Genoa di ieri, che Genoa ha visto contro l’Udinese?

Devo dire bene, mi pare che Ballardini stia lavorando molto bene, anche nelle dichiarazioni, sta portando dalla sua pare i giocatori e i tifosi. Ieri siamo stati anche fortunati, perché se Merkel mette dentro quella palla all’ultimo minuto, parleremo di un’altra partita, forse Ballardini si è portato dietro anche un po’ di fortuna. C’è da dire poi che ieri ha messo in campo 9/11 della squadra che aveva anche Del Neri e quindi ancora di più si è vista la sua mano.

Ballardini tra le altre, ha la grande capacità di trasformare i giocatori, ieri ne abbiamo visto due “nuovi” in campo, Bovo e Tozser, è d’accordo?

Intanto ha la bravura di far giocare i giocatori nei lori ruoli, e poi è riuscito a dare alla squadra l’intensità giusta e il modo di giocare cominciando a fare pressing fin dalla difesa avversaria per ripartire. Non lo conosco personalmente, ma credo sia anche un gran motivatore.

Anche Frey, sembra più sicuro nelle uscite, merito di una difesa più solida o anche a lui sta facendo bene la “cura” Ballardini?

Frey credo sia stato il primo giocatore del Genoa a trovare una trasformazione, fin da inizio campionato innanzitutto fisica, poi probabilmente è come dice lei: i difensori che garantiscono una buona copertura, mettono sicuramente più tranquillità al portiere nelle uscite. Era l’unica cosa che gli mancava, ma ora non ci sono problemi: ricordiamoci che stiamo parlando di un portiere di gran livello.

Parlando sempre del mister, la sua scelta di giocare con Borriello unica punta sta ottenendo risultati, secondo lei ci sono possibilità di rivedere in campo Immobile al suo fianco?

Finchè c’è Bertolacci lì dietro, non lo toglierei, lascerei le cose come sono. Credo che sarebbe inutile anche mettere Immobile al posto di Borriello perché non farebbe mai il lavoro che fa quest’ultimo. Immobile si è un po’ perso, speriamo che Ballardini sia bravo a recuperarlo, ma per ora lasciamolo dov’è.

Domenica incontreremo il Palermo di Malesani, c’è da temere il colpo dell’ ex?

Il Palermo in casa è un po’ come il Genoa a Marassi, è una partita fondamentale per loro e lo stadio sarà una bolgia: bisognerebbe spostare la gradinata Nord a Palermo. E’ una partita molto difficile, ma battere Malesani sarebbe importante sia per una mia soddisfazione personale che per staccare il Palermo in classifica. A mio giudizio il giocatore decisivo a Palermo potrebbe essere Vargas.

Oltre a Malesani, il Genoa ritroverà Boselli, secondo lei giocherà? C’è da avere paura del “retrocessore”?

Paura di Boselli no, nonostante la stima che avremo in lui nei secolo. Invece il giocatore che mi fa paura nel Palermo è Miccoli.

Facendo punti al Barbera, potremmo ritenere il Genoa salvo? 

No, bisogna arrivare al più presto a 40 punti e potremo considerarci tranquilli. Una volta raggiunto questo obiettivo, ce n’è un altro importante: battere la Sampdoria nel derby, conquistando magari i punti decisivi per la salvezza proprio contro di loro.

Luana Ambrico

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