MARCO BENVENUTO: «Inconcepibile la delusione dei genoani»

Il direttore di Telecity si stupisce di fronte alla depressione di parte della tifoseria nonostante l'avvio di campionato della squadra sia stato migliore rispetto alla scorsa stagione


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Un giornalismo approfondito, in cui le notizie non restano in superficie bensì vengono sviscerate e trattate in una maniera diversa. Marco Benvenuto si distacca da molti dei suoi colleghi e, sulle emittenti di Telecity, propone un’informazione al servizio dei cittadini, con un’attenzione particolare per i problemi quotidiani in cui tutti ci imbattiamo. Nessuna fame di scoop bensì voglia di costruire qualcosa di concreto attraverso segnalazioni di disservizi di vario genere.

Nel weekend (ma non solo), Benvenuto sposa la causa dello sport, curando i collegamenti dallo stadio “Ferraris” per la 7 Gold. Nel passato del giornalista genovese anche importanti collaborazioni con testate del calibro di Guerin Sportivo e Calcio 2000.

Marco Benvenuto è il giornalista della settimana.

Il Genoa è reduce da due sconfitte consecutive in trasferta e palesa qualche segnale di stanchezza. E’ necessario preoccuparsi?

«E’ incomprensibile come bastino due risultati negativi per mandare nel panico una tifoseria. Nella nostra città non ci sono mezze misure e lo stato attuale delle due squadre ne rappresenta l’esempio più lampante. I sampdoriani, esaltati dall’ottimo inizio della loro squadra e dalla grande vittoria ai danni dell’Inter, iniziano a parlare di scudetto, mentre i genoani, che non hanno digerito i passi falsi contro Chievo ed Udinese reputano i rossoblù quasi allo sfascio. Qui ci vuole un briciolo di realismo e un minimo di lucidità. Tornando al Grifone, benchè l’aria che si respira non lo lasci presupporre, l’avvio di campionato è stato migliore rispetto a quello dello scorso anno, con un punto in più in classifica dopo le prime sei giornate. Se si aggiunge la vittoria nella prima gara del gironcino di Europa League, non capisco proprio cosa possano pretendere di più i sostenitori rossoblù. Vincere tutte le partite non è possibile neppure per Inter e Juventus…».

Nelle ultime tre partite, il Genoa ha subito sempre reti nei dieci minuti finali di gara. Una casualità o qualche problema di tenuta fisica?

«Se questa tendenza dovesse ripetersi in dieci quindici circostanze, allora sarebbe lecito pensare ad un calo nelle fasi finali di gara, ma tre partite sono troppo poche per poter trarre conclusioni. A Udine, ad esempio, il Genoa ha da recriminare per un rigore non concesso al secondo minuto della ripresa. Inconcepibile come l’arbitro abbia spostato di un metro il punto in cui è avvenuto il fallo di mano. Non esistono controprove ma, fosse passato in vantaggio, magari anche il finale sarebbe stato molto diverso. Al di là di questo, la gara di Udine conferma che Gasperini aveva ragione…».

A cosa si riferisce, scusi?

«L’allenatore del Genoa è stato criticato in maniera selvaggia a seguito della formazione schierata a Verona contro il Chievo, e molti imputarono proprio a lui quella sconfitta. A Udine il Genoa si è presentato in formazione tipo, infortuni a parte, ma il risultato non è migliorato. Anzi, poiché molti giocatori in campo erano gli stessi che avevano affrontato la Juventus, la stanchezza si è fatta sentire maggiormente. Io credo che Gasperini, in questo momento in cui in troppi hanno perso un po’ la testa, sia colui che ha dimostrato di avere più sale in zucca. Ed è per questo che la piazza non deve cercare di condizionare le sue scelte ma, anzi, fidarsi ciecamente del proprio allenatore».

Alle porte c’è l’impegno di Europa League contro il Valencia. Una gara proibitiva o esistono i margini per strappare un risultato positivo?

«Il Genoa deve andare in Spagna per giocare la propria partita e cercare di ricavare il massimo. Il Valencia è un’ottima squadra ma anche i rossoblù possiedono ottime qualità. L’errore più grande sarebbe quello di scendere in campo già sconfitti. Se così fosse non ci sarebbe scampo. Questo errore, però, non verrà commesso di sicuro e, di conseguenza, tutto può succedere. Non sarebbe infatti la prima volta che una squadra reduce da un passo falso in campionato si riscatti in Europa League contro una formazione di grande spessore».

Claudio Baffico

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET 

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