Franco Ricciardi: “Lunga vita alla coppia Borriello-Immobile”

Torna la consueta rubrica del “Giornalista della settimana” su Pianetagenoa1893.net. Questa volta, a far due chiacchiere con noi sul mondo genoano, c’è Franco Ricciardi, cronista genovese con un record molto particolare: è stato il primo genovese a trasmettere per Radio Mediterraneo la prima cronaca del Genoa al Ferraris dai terrazzi dei palazzi vicini allo stadio. […]


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Torna la consueta rubrica del “Giornalista della settimana” su Pianetagenoa1893.net. Questa volta, a far due chiacchiere con noi sul mondo genoano, c’è Franco Ricciardi, cronista genovese con un record molto particolare: è stato il primo genovese a trasmettere per Radio Mediterraneo la prima cronaca del Genoa al Ferraris dai terrazzi dei palazzi vicini allo stadio. La partita, giocata nel 1976, era un Genoa-Vicenza aggiudicato dai veneti per due reti a uno. Ricciardi, inoltre, può vantare  trascorsi a Telecittà, Primocanale e Tele Genova ma anche per testate giornalistiche come “Il Lavoro”, “Gazzetta dello Sport”, “Corriere Mercantile” ed attualmente del “Secolo XIX”, oltreché Capo Ufficio Stampa dell’Ente Nazionale di Ricerca, Studi, Formazione e Certificazione con sede a Genova.

Terzo pareggio consecutivo per il Genoa di mister De Canio. Come giudica il momento dei rossoblù?

Credo che sia un momento di assestamento. Questi sono stati tre pareggi che potevano benissimo essere vittorie, ma anche sconfitte. Le squadra ha creato molto senza però finalizzare, rischiando anche di andare sotto. Non per dare colpe a Immobile, perché ha sempre dimostrato di saper arrivare davanti al portiere, ma sabato con il Palermo in tutti i 90′ è entrato solamente un pallone. Questo è un campionato mediocre, se il Genoa avesse conquistato almeno una vittoria in questi ultimi tre incontri sarebbe in 5° o 6° posizione.

Classifica alla mano, questo avvio di stagione sembra piuttosto anomalo.

Sono d’accordo. Ad inizio campionato, ho puntato su Juventus, Inter e Milan per i primi tre posti, ma i rossoneri stanno già deludendo. In coda ho “battezzato” il Pescara come squadra più debole, ma dalle ultime tre partite hanno cominciato a giochicchiare un po’ di più. Per il resto credo che ci siano almeno 10-12 squadre che possano arrivare dall’ottavo al penultimo posto.

La gara con il Palermo può avere delle similitudini con quella contro il Parma?

Sicuramente. La scelta di De Canio di schierare Tozser e Seymour insieme non è stata azzeccatissima, tant’è vero che è corso ai ripari cambiando prima della fine del primo tempo. Può essere una soluzione interessante in trasferta, ma un Jorquera così è difficile da tenere in panchina.

Jorquera merita il posto da titolare?

Sabato ha dimostrato di saper fare la differenza. È un giocatore atipico in questo calcio moderno. Assomiglia molto ad un fuoriclasse degli anni 60′, come un Riva o un Meroni: ma allora i difensori stavano a 10-15 metri, ora si fa molta più fatica. La squadra andrebbe costruita attorno a lui per farlo rendere al meglio.

Il Genoa crea molto ma non capitalizza, eppure Borriello e Immobile sanno sempre rendersi pericolosi. Qual è il problema che affligge la vena realizzativa rossoblù?

Sia Borriello che Immobile hanno aspettato dei cross che non sono mai arrivati. Vargas è uno dei migliori giocatori in questo senso, perciò il suo rientro sarebbe provvidenziale. Immobile non rappresenta un problema, perché è capace di presentarsi sei o sette volte a partita davanti al portiere. La differenza con il Pescara è che se sei lanciato a rete all’Adriatico è un conto, un altro è involarsi uno contro uno con il portiere verso la Nord e con il crescente boato del pubblico. Sfido a non sentire le gambe che ti tremano, a vent’anni.  

Borriello, con i suoi tre gol segnati in questo inizio di stagione, si sta ritagliando sempre di più un posto da leader. Lo stesso Preziosi lo sponsorizza a Prandelli per la nazionale azzurra. Lei cosa ne pensa?

Credo che meriti la maglia azzurra. Un giocatore del suo calibro può essere molto interessante per l’attuale Nazionale che sperimenta così frequentemente. Ammetto di aver storto il naso al momento del suo acquisto, ma c’è da dire che ogni volta in cui è stato impiegato costantemente non ha mai deluso le aspettative, segnando a raffica. Ora, a quasi 31 anni d’età, è maturo per fare il titolare inamovibile del Genoa.

Alla luce delle ultime prestazioni, in avanti punterebbe sul tridente con il rientrante Vargas o sulla coppia Borriello-Immobile?

Assolutamente sulla coppia dei bomber napoletani. Lunga vita a Borriello e Immobile. La cosa che mi fa molto piacere poi è l’attaccamento del pubblico rossoblù per l’ex pescarese, che ha dimostrato di lottare, correre e sacrificarsi per questa maglia. È questo che vuole la tifoseria. E anche se non segna, la gente nota l’enorme impegno ed è sempre pronta ad incoraggiarlo, senza caricarlo di responsabilità.

Dopo Veloso, anche Tozser sembra mostra alcuni problemi di ambientamento nel campionato italiano. Crede nelle capacità dell’ungherese?

Mi è piaciuto molto nelle prime battute dei ritiri estivi, tant’è vero che in un articolo ho azzardato l’irriverente paragone con Thiago Motta. Aldilà di questo, Tozser non ha ancora convinto. C’è da dire però che i compagni devono mettersi in testa di dargli il pallone e aiutarlo dettando i movimenti per la manovra. D’altronde è l’unico che può vestire i panni del regista: Seymour può anche provarci, ma le sue doti principali sono quelle del faticatore.

Un regista degno di questo nome manca ormai dall’addio di Milanetto..

Sì. Alla fine, il tanto contestato Milanetto, dato per disperso ad ogni inizio di stagione, ha sempre tenuto in piedi il centrocampo collezionando almeno 30-35 partite in un anno, diventando un giocatore indispensabile per la squadra.

Dopo la pausa per le nazionali, il Genoa riprenderà il campionato ospitando la Roma di Zeman. Un successo con i giallorossi potrebbe trasmettere maggior sicurezza alla squadra?

Credo che il Genoa non debba farsi problemi ad affrontare qualunque squadra in Italia. Lo dimostra l’ottima prestazione offerta con la Juventus. Detto questo, la Roma di Zeman non potrà essere un banco di prova perché non è una squadra affidabile per poter essere un metro di giudizio: apprezzo il boemo come tecnico e come uomo, ma a volte è anche esagerato nel suo credo tattico. Sicuramente una vittoria contro i capitolini proietterebbe il Genoa in una posizione di classifica davvero invidiabile.

Per concludere, qual è la sua previsione per il campionato del Genoa?

Inizialmente ero scettico, prospettando un Genoa dal dodicesimo posto in giù, senza però rischiare la retrocessione. Ora sono molto più ottimista, oltreché per la forza della squadra di De Canio, per la pochezza di questo torneo. Se il Grifone riuscisse a giocare bene le sue carte, un posto dall’ottava alla sesta posizione non sarebbe poi così azzardato. Sarebbe anche una fortuna arrivare in una competizione che conta come l’Europa League. Qui in Italia o si fa la Champion’s o niente. E’ una vera e propria follia snobbare questo trofeo.

Daniele Zanardi

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