FABRIZIO PIANETTI: «Derby più difficile dello scorso anno ma resto ottimista»

Il popolare conduttore di "Mezz'ora di Genoa" anticipa il derby della lanterna


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Ogni venerdì, per tutti i genoani, c’è un appuntamento imperdibile. Alle ore 20 su Telenord inizia “Mezz’ora di Genoa”, fortunata trasmissione condotta da Fabrizio Pianetti e ricca di ospiti prestigiosi legati al mondo rossoblù.

In esclusiva per Pianetagenoa1893.net, il giornalista riassume i temi principali del derby di sabato sera, analizzando gli aspetti che potrebbero risultare decisivi.

Quali sono i derby che ricorda con maggior piacere?

«Sicuramente quello deciso dal gol di Branco su punizione, con il brasiliano che, al termine della gara, improvvisò una samba con il presidente Spinelli. Si tratta di una partita che rimarrà nella storia, come del resto, l’affermazione nel match di ritorno dello scorso campionato, quando Milito alzò tre dita sotto la gradinata sud».

Quella di sabato sera che partita sarà?

«Credo che il Genoa, rispetto allo scorso anno, incontrerà maggiori difficoltà, ma resto comunque ottimista. La Samp è guidata da un ottimo allenatore, Gigi Del Neri, e possiede notevoli valori. Come molti derby, immagino che anche questo si giocherà soprattutto sulla fisicità; la classe e la fantasia di alcuni giocatori, Palladino e Cassano in primis, potrebbe però risultare determinante. C’è un altro aspetto, poi, che secondo me non va trascurato: in gare così equilibrate e sentite, chi segna per primo diventa il naturale favorito».

Lo scorso anno il protagonista assoluto delle due stracittadine fu Diego Milito. Questa volta il terminale offensivo del Grifone potrebbe essere Sergio Floccari. Pensa che disponga delle caratteristiche necessarie per fare la differenza?

«Rispetto a Milito, Floccari è un giocatore completamente diverso. Con le debite proporzioni, è un attaccante alla Francioso che, in area avversaria, può rivelarsi un cecchino infallibile. In altre parole, mentre l’argentino faceva reparto da solo ed era più bravo ad andare a prendersi il pallone, l’ex atalantino ha maggior fiuto nel buttarla dentro».

Come si ferma Cassano?

«Questa volta non credo che Gasperini studierà gabbie particolari per contenerlo ma piuttosto gli metterà un uomo alle calcagne. Il più adatto, a mio avviso, sarebbe Sokratis che, nonostante la giovane età, dispone dei mezzi e delle caratteristiche per limitarne il raggio d’azione. L’alternativa naturale è quella che porta a Beppe Biava. Su Pazzini, invece, ipotizzo che verrà impiegato uno tra Moretti e Bocchetti. Difficile che il mister decida di puntare su Esposito».

Quale potrebbe essere il tridente offensivo in grado di mettere maggiormente in difficoltà la Sampdoria?

«Mister Gasperini non ha certo bisogno di consigli ma mi piacerebbe vedere in campo, al fischio d’inizio, Palladino, Floccari e Palacio. In corso d’opera, poi, potrebbero essere gettati nella mischia altri elementi in grado di risultare decisivi come Sculli e Crespo».

Dopo due derby vinti, il Genoa potrebbe scendere in campo con meno furore agonistico rispetto alla Samp?

«Il proverbio dice che “non c’è due senza tre” e speriamo che anche in questo caso sia così. Quel che conta, comunque, è che possa essere una partita corretta, giocata all’insegna dell’educazione e del fair play, dentro e fuori dal campo. I simpatici sfottò e lo spirito con cui genoani e sampdoriani si avvicinano ed assistono alla gara rendono il derby di Genova il migliore d’Italia».

Claudio Baffico

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