Antonia Ronchei: «Kucka è il mio preferito, Borriello incarna lo spirito genoano»

La cronista di Mediaset racconta la sua fede per il Genoa. Stima Frey: «Ha dimostrato di tenere alla causa rossoblu». L'obiettivo del Genoa: «Mantenere l'equilibrio e la stabilità  di gioco così come nel girone d'andata anche nel girone di ritorn


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Passione rossoblù tutta al femminile e tanta professionalità. Antonia Ronchei, giornalista genoanissima ex Mediaset che attualmente lavora per il settimanale “Ora” e che prima del suo trasferimento ha lavorato per il Secolo XIX, per Primocanale e per Radio Babboleo, si racconta ai microfoni di Pianetagenoa1893.net. La nostra collega dimostra a telefono una carica di simpatia e di positività che ci mette subito a nostro agio. Diamo dunque il via al nostro colloquio con la nostra giornalista della settimana.

Sul suo profilo twitter cita «Giornalista e Genoana. Non in quest’ordine però» Ci racconta com’è nata la sua genoanità?

Ho sempre frequentato amici tifosi genoani, e pur avendo il papà sampdoriano, la mia è stata come una chiamata, una vocazione quella per i rossoblu. La prima partita che ho visto allo stadio è stato il derby del 25 Novembre del 1990, quello vinto 2-1 grazie al goal su punizione di  Branco, da lì è nato l’amore e la passione per il Genoa. Sì, sono stata folgorata dalla punizione di Branco.

Ha visto la partita del Genoa di ieri contro l’Udinese? Cosa ne pensa della squadra vista in campo?

Partita molto noiosa, è mancato (e non solo in questa partita) Marco Rossi, il Capitano, quando non c’è lui in campo si sente e poi è mancato il guizzo di giocatori come era il grande Pato Aguilera o come Nappi che con una giocata la buttano dentro, è andato bene lo 0-0 per il punto preso, ma non era il nostro Genoa, non era il Genoa che esalta, vedere una squadra così fa male.

Pensa ci sia stata un’ involuzione del gioco rispetto alle partite precedenti?

No non credo ci sia stata un’involuzione tecnica, diciamo che con l’ infortunio di Seymour e Kucka è mancata la potenza del centrocampo e che ci sono tanti giocatori nuovi che devono imparare a giocare insieme.

Qual’ è il giocatore che l’ha colpita di più in questo avvio di campionato?

Ce n’è più di uno: Borriello perché è entrato nella spirito della nostra squadra, è un giocatore che si sbatte e non aspetta che gli arrivi la palla sui piedi; Kucka in cui io ho sempre creduto e Frey che impegnandosi anche per trovare la forma migliore ha dimostrato di tenere alla causa rossoblu.

Il suo preferito dell’ attuale rosa?

Bè considerando che metà dei miei preferiti di quelli che c’erano li hanno venduti, direi Kucka su tutti.

Quali obiettivi può porsi il Genoa quest’ anno?

Lo scudetto è ovvio! Ci vuole la stella che aspettiamo da tanto. A parte gli scherzi, noi di solito giochiamo un grande girone d’andata e poi viviamo di rendita, con i punti fatti, nel girone di ritorno: eventualmente si può giocare con meno grinta, con meno fame. Quindi secondo me dovrebbe puntare all’obiettivo di mantenere l’equilibrio e la stabilità di gioco così come nel girone d’andata anche nel girone di ritorno. Credo che sia già un grande traguardo, in modo da poter ambire, salvo calciomercato, a qualcosa di più, l’anno prossimo.

Luana Ambrico

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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