ANDREA SCHIAPPAPIETRA: «Con un Mesto in questa forma il Genoa non avrebbe mancato la qualificazione alla Champions League

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net al giornalista del Secolo XIX Andrea Schiappapietra


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Dal calcio dei piccoli alla serie A il passo è breve quando le capacità non mancano. Andrea Schiappapietra, prezioso giornalista della redazione sportiva del Secolo XIX, fino a pochi anni fa seguiva le partite delle categorie giovanili ma, in un crescendo di soddisfazioni, è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante nell’ambito del giornalismo genovese. Laureato in Giurisprudenza, Schiappapietra si è iscritto all’istituto di formazione al Giornalismo “Carlo De Martino” di Milano per poi mettersi in mostra durante gli stage al Secolo XIX e a Gazzetta.it.

Andrea Schiappapietra è il giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net.

I risultati sono tornati, il gioco non ancora del tutto. Crede che con una maggior serenità si possa tornare ad apprezzare lo spettacolo della scorsa stagione e delle prime gare del campionato in corso?

«Essere riusciti ad interrompere la serie negativa è stato molto importante. Davvero troppe sei sconfitte nelle ultime otto partite, e se crisi non era poco ci mancava. Gli alibi non sono mai mancati: dai parecchi infortuni a qualche torto arbitrale fino ad una buona dose di sfortuna, ma la sostanza è che i punti iniziavano a mancare. Il gioco non è quello a cui ci eravamo abituati perché la squadra è stanca. L’anno scorso schiantava gli avversari nell’ultimo quarto d’ora in virtù di una condizione fisica invidiabile mentre adesso, con tante partite in pochi giorni, quest’arma non può più essere sfruttata».

Il Genoa deve cercare di colmare anche la lacuna dei troppi gol subiti…

«Si tratta di un problema difensivo anche se escludo possa dipendere dalla cessione di Matteo Ferrari. Rispetto a Moretti l’attuale giocatore del Besiktas era più a suo agio nel ruolo di centrale e, di testa, erano tutte sue, ma sotto il profilo qualitativo il Genoa non ha indebolito il reparto. Purtroppo Esposito non sta convincendo e difetta di personalità, caratteristica, quest’ultima, che Bocchetti aveva messo in evidenza già a partire dal suo debutto in serie A. Sono convinto, comunque, che a gennaio la società interverrà per assicurarsi qualche elemento utile alla causa».

Rispetto alla scorsa stagione, Mesto è probabilmente il giocatore che ha elevato di più il proprio rendimento. E’ d’accordo?

«Senza dubbio. Se l’anno scorso il Genoa avesse potuto contare su un Mesto in queste condizioni, la qualificazione alla Champions League non sarebbe sfuggita. Anzi, dirò di più: credo che il margine di vantaggio sulla Fiorentina sarebbe stato notevole. L’esterno del Grifone ha già segnato quattro gol in dieci partite e si sta esprimendo a livelli strepitosi. Credo che ora agisca in un ruolo a lui più congeniale, dove le doti di corsa e potenza possano essere ulteriormente esaltate».

Il Genoa è quinto in classifica e, inoltre, ha già incontrato tutte le big del campionato se si esclude il Milan. Il calendario induce a pensare ad un prosieguo di cammino in discesa?

«Al di là del derby, il calendario ora concede una tregua. Penso che saranno molto indicative le partite contro Siena e Livorno per capire davvero il ruolo che il Genoa potrà recitare in questa stagione. Finora il calendario è stato molto impegnativo e le gare più insidiose si sono spesso sovrapposte alle sfide di Europa League. Le prospettive, da qui in avanti, sono molto buone, considerando anche il fatto che il Genoa recupererà progressivamente tutti gli infortunati».

Quale, tra le tre partite di Europa League, si preannuncia la più difficile?

«Il crocevia del discorso qualificazione è costituito dalla sfida contro il Lille. In caso di vittoria, infatti, il Genoa andrebbe a far visita alla squadra più debole del girone al di là dell’exploit di Valencia, ovvero lo Slavia Praga, e poi potrebbe giocarsi tutto, in casa, contro la formazione spagnola. Il fattore campo, per il Genoa, ha sempre contato molto, ed avere due partite su tre al “Ferraris”, potrebbe costituire un grande vantaggio. Quel che è certo è che i giochi sono ancora apertissimi e tutto è nelle mani dei ragazzi di Gasperini».

Claudio Baffico

 

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