GRIFO D’ATTACCO – Sta per sbocciare la Primavera del Genoa

Mister Gilardino ha inculcato la pazienza e la tranquillità nella testa della squadra

Drago Retegui Criscito Gudmundsson Gilardino Perugia Strootman Coda Portanova Sturaro Blessin Labbadia Rovella Shevchenko Nuti Genoa Ballardini 777 Partners
Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Quattro gol, tre punti e una squadra in crescita: il Genoa supera il Cosenza e rimette alle spalle il Bari. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 299ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Possiamo dirlo: è il Genoa di Gilardino? «Il mister si conferma un tipo pragmatico e intelligente. Non solo il gruppo, ma anche lui sta maturando e migliorando. Ha portato a lezione di gol il suo Genoa e i risultati sono già visibili: i rossoblù subiscono poco, al Ferraris addirittura non prendono gol da 578 minuti, e addirittura hanno iniziato ad essere più prolifici. Tanti gol, tante occasioni da rete create e parte del merito voglio tributarla anche ad Alex Clapham, il preparatore inglese delle palle inattive: dal suo arrivo a fine novembre, il Genoa ha sensibilmente migliorato la pericolosità sui piazzati, sia corner che punizioni. Si vede che è stato fatto del lavoro specifico, ora i giocatori hanno tempismo e capacità di movimento in area di rigore: infatti il gol di Radu Dragusin è propiziato da Bani che fa blocco sull’ultimo marcatore del Cosenza».

Come valuta la costante ricerca del gol in più? «Il mio amico Marco Bollesan, grande genoano e anima del rugby, mi ripeteva che in ogni sport c’è un solo modo per dimostrare rispetto all’avversario: giocare e smettere quando l’arbitro fischia. Lo ha dimostrato anche il Liverpool battendo 7-0 il Manchester United ad Anfield Road. La brama di segnare anche dopo due o tre gol è stato ciò che più mi ha soddisfatto, assieme a una condizione atletica brillante nella fase clou della stagione: e stavolta il merito se lo deve prendere il professor Alessandro Pilati. Poi tutto diventa più facile con un calciatore come Gudmundsson che crea costantemente superiorità numerica e fa gol, già nove in stagione. In Serie B non esistono partite facili, ma il Genoa le sa semplificare».

Veniamo ai singoli. «La spina dorsale del Grifone è composta da Martinez, abile con i piedi e una sicurezza per i suoi compagni, poi Vogliacco le cui caratteristiche tecniche sono uniche nella difesa rossoblù e infine Badelj che con il suo tocco felpato sbaglia pochissimi appoggi nel contesto di un centrocampo che, assieme a Strootman e Sturaro, ha poco da invidiare a certe squadre della Serie A. Infine, Dragusin cresce a vista d’occhio e i suoi gol sblocca risultato sono fondamentali per indirizzare la partita. Mister Gilardino ha inculcato la pazienza e la tranquillità nella testa della squadra ed è ciò che impiega anche per lanciare e valorizzare i ragazzi del settore giovanile che conosce avendoci lavorato per cinque mesi: dopo Boci e Lipani, ecco il classe 2004 Federico Accornero che curiosamente ha debuttato tra i professionisti contro il Cosenza vent’anni dopo Criscito».

Domenica ancora al Ferraris, avversario è la Ternana. «Da un lato c’è l’entusiasmo crescente nella tifoseria – sesto incasso stagionale di lunedì sera contro l’ultima in classifica, anch’essa spinta da un pubblico caldissimo e amico – e, dall’altro, l’effervescenza giovanile: spero che sbocci presto la Primavera rossoblù, in ogni senso. Il Genoa deve insistere e tenere alta la soglia della concentrazione perché con la Ternana sarà una partita difficile: le Fere vogliono rilanciarsi in zona play off provandoci nuovamente con Lucarelli. Hanno la squadra ma forse non il tempo».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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