GRIFO D’ATTACCO – Rossi manda la classe operaia in paradiso

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Rossi torna al gol in Serie A dopo 1449 giorni ma il Genoa non vince. A Marassi passa la Fiorentina che prosegue il suo sogno europeo. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 86ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Settimana scorsa abbiamo invocato la titolarità di Rossi e siamo stati accontentati. «A Bergamo aveva dimostrato d’avere un’oretta di gioco nelle gambe e la lucidità giusta per calciare in porta con pericolosità. Giuseppe ha classe, non concede punti di riferimento agli avversari ed è un piacere vederlo all’opera: contro la Fiorentina ha reagito da grande campione dopo aver fallito di testa un gol semplice. La classe operaia, per andare in paradiso, ha bisogno di fuoriclasse come Rossi».

Parlando della partita, primo tempo come a Bergamo, ripresa da vero Genoa. Concorda? «La Fiorentina aveva stimoli superiori, era evidente. Il Grifo ha approcciato con eccessiva timidezza riscattandosi, poi, nel secondo tempo grazie alle sostituzioni di Ballardini. Il tecnico di Lugo ha virato saggiamente verso la difesa a quattro inserendo, altresì, un finalizzatore come Lapadula: davvero positivo il suo ingresso in campo, peccato che abbia fallito il colpo di grazia del 3-1».

L’espulsione di Pandev ha deciso la partita: ingenuità del macedone o dell’arbitro? «L’espulsione ci può stare, è la disparità di trattamento in altri episodi che non mi è piaciuta. Per questo ho dato l’insufficienza grave a Manganiello. É un arbitro giovane, con pochi gettoni in Serie A, in una partita con molto in palio. Il rosso a Pandev nasce nel momento di massimo sforzo del Genoa, poco dopo il meritato vantaggio. Così diventa difficile resistere più di venti minuti in inferiorità numerica. Va detto, a onor del vero, che complessivamente la fase difensiva rossoblù non è stata impeccabile».

Meno due alla fine: sabato alle ore 18 trasferta a Benevento. «Il Vigorito preparerà una festa per la squadra che saluta la Serie A, essendo l’ultima in casa. Sarà un ambiente ricco d’entusiasmo. Il Genoa non dovrà cadere nella trappola della brutta figura: mancheranno tanti giocatori (Pandev e Zukanovic espulsi oltre agli infortunati) ma non la voglia di saldare definitivamente l’undicesima posizione in campionato ora che il Torino è diventato irraggiungibile».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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