GRIFO D’ATTACCO – Rimpianto emiliano per il Genoa

Pianetagenoa1893.net incontra il giornalista Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Il Genoa debutta a Reggio Emilia e non va oltre lo 0-0 contro il Sassuolo: un punto che non fa mai male, specialmente quando arriva in trasferta. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 47ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Rammarico per quello che poteva essere il debutto in A? «La parola che meglio fotografa la partita di Reggio Emilia è rimpianto. Il Genoa non ha approfittato di un Sassuolo imballato (come l’iniziale Perugia di Bucchi l’anno scorso) che ha causato qualche problema solo nei primi cinque minuti della partita. Un peccato non aver fatto tre punti. Nel complesso il Grifo è partito con il piede giusto senza tre titolari come Izzo, Lapadula e Centurion. Ha ragione Juric, al Genoa è mancato il cinismo ma questa dote purtroppo non si compra».

Che impressione le hanno fatto i giovani e i nuovi arrivati? «Molto convincente Rossettini, già sicuro nel ruolo di leader della difesa. Bene anche Biraschi: a parte il gol sbagliato mi sembra un giocatore pronto per la Serie A, deve solo affinarsi nel gioco. Salcedo è molto interessante, ha una cattiveria non comune per l’età; Omeonga è subentrato e ha fatto il suo. Bertolacci mi ha smentito: pensavo che il doppio play fosse troppo leggero contro Duncan e Magnanelli, invece è stata una scelta giusta di mister Juric. Galabinov si è picchiato – sportivamente –  con Acerbi e ha tenuto su la squadra nei rari momenti in cui abbassava il baricentro».

Oltre al punto, il Genoa che cosa porta a casa dal Mapei Stadium? «Le ulteriori note positive restano nell’aver concesso pochissimo al Sassuolo e di aver sofferto il giusto in trasferta. Finalmente il Grifo ha fatto il Grifo lontano dal Ferraris giocando con personalità e solidità in fase difensiva. Partire con un punto dopo novanta minuti è sempre positivo e permette di guardare alla sfida futura con un pizzico di ottimismo in più. Mi permetto di fare un grosso complimento agli oltre milleduecento genoani presenti a Reggio Emilia al 20 agosto».

Prossima partita, la Juventus a Genova… «I sei volte campioni d’Italia hanno oltre ventidue campioni-titolari in rosa: quale altra squadra della Serie A tiene in panchina talenti puri come Federico Bernardeschi e Douglas Costa? Il Genoa proverà a sorprendere la Juventus con le proprie armi, come fatto nel memorabile 3-1 di un anno fa. Conterà soprattutto la prestazione e la voglia di fare l’impresa raggiungendo l’obiettivo comune che, come ha detto Juric, dovrà essere la salvezza».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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