GRIFO D’ATTACCO – Lo chiamavano Provvidenza

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Quattro punti nelle ultime due gare. La svolta tecnica con Ballardini avviata il 5 novembre sta dando al Genoa i frutti (quindi risultati) nell’immdiato. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 61ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

L’aria in casa Genoa è cambiata. «Lo chiamavano Provvidenza e mi sto riferendo a Davide Ballardini, l’uomo in più in questo momento. La squadra riflette il carattere del nuovo allenatore, solido e pragmatico. Il Genoa ha meritato il pareggio ieri: nel primo tempo non è andato in sofferenza mentre nella ripresa ci sono stati taluni momenti di difficoltà, del tutto legittimi contro una squadra come la Roma. Quattro punti in due partite sono un ottimo bottino».

Che cosa ha pensato al momento dell’espulsione di De Rossi? «Una sceneggiata patetica e diseducativa del capitano della Roma: se questi sono gli esempi (non dimentico la gomitata di Bonucci a Rosi), capisco perché l’Italia non si sia qualificata al Mondiale. Meno male che esiste il VAR: ma nonostante questo credo che anche Juan Jesus andasse espulso per il fallo insensato su Lapadula. Purtroppo la regola della compensazione continua a sopravvivere».

Appunto, Lapadula: segna ma non esulta. Ennesimo tema divisivo? «Non voglio accusarlo ne discolparlo. Aspetto solo i suoi gol, voglio vedere i fatti. Ho trovato fuori luogo la dedica a Juric che in tv l’ho definita un’occasione persa per tacere; inoltre, poteva sprecare anche una minima esultanza verso la Nord. Ci vuole rispetto dei presenti, dai tifosi allo stadio – che gli hanno perdonato un paio di errori in area che potevano far vincere il Genoa – a mister Ballardini».

L’interpretazione corale della partita è la nota più bella di giornata? «Certo, bravi tutti nelle due fasi di gioco. Veloso sta facendo il Rincon, Bertolacci cresce di partita in partita e mi sembra che abbia più compiti d’impostazione rispetto al portoghese. Buono anche il lavoro sulle fasce e la tenuta della difesa: a Izzo è stata fatale la disattenzione su El Shaarawy (che ha fatto un gran gol di controbalzo), però bene come Spolli su Dzeko e Zukanovic contro Perotti».

Giovedì la Coppa Italia: il Crotone cercherà di vendicare la sconfitta di domenica scorsa? «Sì anche se credo che Ballardini e Nicola daranno spazio a chi ha giocato di meno in stagione, come i giovani. In primis sarà importante la prestazione del Genoa e il risultato: non dimentichiamo che quattro giorni dopo il Grifo giocherà contro l’Hellas al Bentegodi, un altro scontro diretto da non sbagliare per nessuna ragione al mondo».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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