GRIFO D’ATTACCO – Gudmundsson, l’islandese volante

I gol di Albert lanciano il Genoa, fondamentali gli assist di Ekuban

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il Genoa approda all’ultima sosta con la quarta vittoria in cinque gare: Brescia battuto dai gol di Eddie Salcedo e Albert Gudmundsson. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 301ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

É la vittoria del cinismo? «Sì, il Genoa mi è parso come un buon pugile che sa incassare al centro del ring ed essere fulminante al primo abbassamento di guardia dell’avversario. La rete di Salcedo a ridosso dell’intervallo è certamente stata propiziata da un errore di Andrenacci – quanto è importante la qualità del portiere, lo dico una volta di più – ma il Brescia credeva di aver smarcato il primo tempo sullo 0-0. La pazienza di aspettare e colpire è una dote delle grandi squadre e il Grifo è la squadra più forte della Serie B anche perché può contare su un interprete glaciale come Gudmundsson, l’islandese volante, che con una doppietta ha portato a ventisei le reti degli attaccanti: la mancata convocazione da parte del ct dell’Islanda sarà un indiretto favore ai rossoblù».

L’effetto Gilardino ormai è consuetudine? «I numeri non mentono e giunti alla pausa è possibile tracciare il suo primo bilancio provvisorio: dieci vittorie, quattro pareggi, una sola sconfitta e una favolosa media punti di 2,27 punti per partita. L’intelligenza non è un optional. Tuttavia, è giusto rimarcare che oltre l’aspetto quantitativo il tecnico ha migliorato anche la proposta di gioco del Genoa e, soprattutto, ha avuto cura dei dettagli come le palle inattive, il senso di gruppo che vede tutti partecipi e il fatto di cambiare le mezz’ali e non il metodista. Mesi fa anticipammo l’importanza di una fase difensiva fatta di squadra e la basilare stabilità di un centrocampo a tre, reparto che negli ultimi due mesi ha fatto la differenza sotto diversi punti di vista».

Difesa e mediana, approfondisca pure. «Se Martinez difende un’imbattibilità generale di 485 minuti e parimenti anche un’inviolabilità casalinga di 748 minuti, frutto di undici gare concluse con la porta inviolata, parte del merito lo deve alla squadra. Il centrocampo più strutturato, complice il rientro a pieno regime di Sturaro, è la prima sicurezza del Genoa granitico. Invece, per quanto riguarda la difesa rossoblù ci sono taluni interpreti che si stanno dimostrando di categoria superiore: è il momento Vogliacco, difensore di grande pulizia negli interventi che sa comandare la retroguardia come Badelj sa dare equilibrio al centrocampo. Infine, faccio i miei complimenti ad Haps, calciatore di grande passo, e al ritorno di Ekuban i cui delicati assist a Gudmundsson sono stati determinanti per la vittoria del Rigamonti».

Ora una settimana di sosta e poi la volata finale, a partire dalla Reggina. «Premetto che la distanza dal Frosinone non deve distrarre dal vero obiettivo che è la promozione. É chiaro, però, ben venga la riapertura della corsa al primo posto ma questo e altri discorsi di diversa specie non devono destabilizzare il lavoro di mister Gilardino che è focalizzato sulle prossime otto partite: l’ambizione del Genoa è togliersi dalla Serie B, “only one year”. Le vittorie di campo possono portare ad altre vittorie come migliori contratti, una maggiore considerazione mediatica a livello nazionale e, con il passare del tempo, sono certo che gli americani capiranno che il fulcro della loro attività d’investimento debba essere Genova e il Genoa».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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