GRIFO D’ATTACCO – Giuseppe Rossi amato da tutti, come Baggio

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

L’Olimpico giallorosso resta ancora un tabù per il Genoa che nel turno infrasettimanale cade a Roma per 2-1. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 83ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

L’Olimpico non è proprio casa Genoa… «La sconfitta non preclude alcunché, dispiace perché rompe la striscia di risultati utili. La Roma ha approfittato nel primo tempo di uno strano atteggiamento ingessato del Genoa, ha colpito da due palle inattive: Kolarov ha calciato benissimo la punizione, faccio poche colpe a Perin, idem sull’intervento goffo di Zukanovic. Si è sentita enormemente l’assenza di Spolli, il leader della difesa. Peccato, perché poteva scapparci il 2-2 nel finale con Medeiros».

Buonissima prestazione di El Yamiq. Lei ha vissuto il periodo dei maghrebini di Scoglio: Jawad è differente, vero? «Tutta un’altra pasta. Negli ultimi vent’anni la formazione dei calciatori del Nord Africa è migliorata enormemente. Il Professore portava a Genova dei difensori molto grezzi perché le Nazionali del Maghreb iniziavano a farsi conoscere. Oggi è tutto diverso, hanno una profonda conoscenza tattica e sono più pronti a impattare in una realtà dura come la Serie A. El Yamiq si è destreggiato con personalità tra i grandi attaccanti della Roma».

L’amore che Giuseppe Rossi riscuote tra i tifosi di calcio è paragonabile, con le dovute proporzioni, a quella di Roberto Baggio? «Sono d’accordo, è una persona seria, rispettosa, onesta. Sono tutte qualità interiori che lo rendono amato anche dagli avversari. L’applauso dell’Olimpico al suo ingresso è stato molto bello: un tributo riservato a pochissimi calciatori. Rossi ha dato una grande mano negli ultimi minuti di gara, sebbene penso che Roma-Genoa non fosse la sua partita».

Lunedì il match point con l’Hellas Verona. «Il Genoa deve vincere, a modo suo, per conseguire l’undicesimo posto. Non sarà una partita facile perché gli scaligeri si giocheranno il tutto per tutto. Ballardini dovrà valutare la condizione di alcuni giocatori, come ad esempio Pandev che l’ho visto zoppicante all’uscita dal campo. Il Grifo non deve mollare ora che il traguardo è vicino e anche nelle partite successive».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

CLICCA QUI PER LEGGERE IL PRECEDENTE NUMERO DEL GRIFO D’ATTACCO

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.