GRIFO D’ATTACCO – Genoa troppo brutto per essere vero

Contro il Palermo serve una risposta per non essere trascinati nel gorgo dei play-off

Drago Retegui Criscito Gudmundsson Gilardino Perugia Strootman Coda Portanova Sturaro Blessin Labbadia Rovella Shevchenko Nuti Genoa Ballardini 777 Partners
Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

La prima sconfitta di Gilardino capita all’ottava partita: nel suo momento di maggiore difficoltà il Parma batte 2-0 il Genoa. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 294ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Un brutto pomeriggio al Tardini complica la corsa promozione. «Genoa troppo brutto per essere vero, spero sia soltanto un episodio che può capitare dopo otto partite senza perdere. A parte Martinez, il migliore tra i rossoblù, gli altri hanno giocato male: l’errore è di squadra e non del singolo. Gilardino si è assunto la piena responsabilità della sconfitta ma la colpa non è tutta sua: la squadra matura è quella che sfrutta taluni momenti, come il doppio ko della Reggina, e per l’ennesima volta il Genoa non ha approfittato dello stato di crisi dell’avversario (accaduto all’andata contro Benevento, Cagliari, Perugia e Cittadella). Un punto in due partite è decisamente poco. Il Frosinone, invece, ci sta riuscendo ed ha lasciato il vuoto dietro di sé: al momento i gialloblù sono imprendibili per chiunque».

Cosa le ha destato maggiore perplessità della prestazione del Genoa? «In primis ho visto un eccessivo ricorso all’uso del retropassaggio, anche rare verticalizzazioni e nessun calciatore con inventiva nel momento di maggiore difficoltà del Grifone, penso soprattutto ad Aramu (dopo più di venti partite possiamo dire che quello che stiamo vedendo non è il vero Aramu) e Gudmundsson sempre incostante nel rendimento. C’è stata confusione nelle preventive sbagliate e un cambio di modulo in corsa che ha sortito pochi effetti. Inoltre, il quintultimo attacco del torneo è un problema di non immediata risoluzione: Gilardino ha le risorse a disposizione ma deve trovare in fretta un correttivo per sbloccare la squadra».

Il mercato invernale ha rinforzato il Grifone? «Premetto che le squadre nascono a luglio e non tra dicembre e gennaio. La sessione di riparazione ha portato in dote calciatori agili, pronti a saltare l’uomo come ha spiegato il direttore Ottolini, ma di poco peso per la categoria. Presumo che la società non abbia voluto alterare il gruppo con troppi ingressi e uscite. Verifichiamo le condizioni dell’infortunio di Ilsanker e del contrattempo muscolare avuto da Criscito nel finale di partita, sperando che Bani rientri il prima possibile perché la sua assenza al posto di comando della difesa è tangibile».

Venerdì sera, Genoa-Palermo. «Una gara che può dire molto nella quale il Grifone deve dare una risposta per non essere trascinato nel gorgo dei play-off dove, ad esempio, sta emergendo uno strepitoso Südtirol. Il Palermo è una squadra in ripresa, tra le più in salute del campionato: nelle ultime 10 partite di campionato ha raccolto una sola sconfitta e la bellezza di 19 punti, soltanto la capolista Frosinone ha fatto meglio con 21. Se Criscito non riuscirà a recuperare spero giochi Brayan Boci: diamo fiducia ai nostri giovani cresciuti nel vivaio, ne abbiamo bisogno a livello nazionale per tornare ad essere competitivi con il resto d’Europa».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

Clicca qui per leggere il precedente numero del Grifo D’Attacco

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.