GRIFO D’ATTACCO – Entusiasmo Genoa per un mercoledì da leoni

Partita straordinaria di Sturaro e Dragusin, Gilardino crede in Lipani

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il Genoa batte la Spal e risponde non solo al passo falso della capolista Frosinone ma anche alle vittorie delle inseguitrici Bari e Reggina. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 297ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Tre punti in più e una giornata in meno. «Da questo momento e sino al termine della stagione conta il fine, come nelle maratone dove il corridore non deve voltarsi onde evitare di suscitare l’impressione di temere l’inseguitore. Il Genoa aveva molte defezioni, talune dell’ultimo minuto come la gastroenterite capitata a Frendrup o il problema al polpaccio percepito da Coda durante il riscaldamento, ma Gilardino è stato bravo a gestire il gruppo compiendo le scelte giuste: vittoria meritata seppur larga per quanto visto in campo. Il Grifo ha vinto con la nobile arma della pazienza sfruttando l’inserimento di giovani di qualità e di calciatori d’esperienza, come Criscito e Vogliacco, che in Serie B fanno la differenza. Inoltre, lo stadio Ferraris è tornato tabù per le avversarie del Genoa le quali non segnano da sei partite, precisamente dal gol di Antenucci del Cittadella capitato 568 minuti fa».

Chi l’ha più colpita tra le fila rossoblù? «I miei migliori in campo sono Sturaro e Dragusin. Benché ammonito nei primi minuti di partita, il mediano matuziano ha disputato una partita straordinaria facendo sentire il suo pressing in ogni zona del campo; il rumeno è uno stopper moderno, il secondo gol consecutivo di testa da calcio piazzato svela una vena realizzativa di rilievo. Bene anche Badelj che ha vinto il duello con Nainggolan, Strootman non è ancora al meglio della forma ma con l’esperienza sa coprire gli angoli del centrocampo. Infine, ai 24.293 spettatori del Ferraris possiamo aggiungerne un altro non pagante: Josep Martinez. Lo spagnolo è stato chiamato in causa una volta, peraltro da Dragusin a rischio autogol, ma con i piedi non ha sbagliato una palla: un portiere così vale come un libero aggiunto».

E dal vivaio fiorisce Luca Lipani, leva 2005. «Il lancio dell’ennesimo ragazzo proveniente dal settore giovanile rossoblù diretto da Michele Sbravati è la somma di molti anni di lavoro dei tecnici che contribuiscono alla crescita del futuro calciatore: in Europa la sostenibilità del calcio necessita di bilanci salubri e di vivai al centro del progetto. Oltre a Boci e Lipani presto toccherà anche ad Accornero, Fini e Calvani. Venendo alla partita, se Lipani è subentrato al posto di Badelj con il Genoa avanti di un solo gol significa che Gilardino crede fortemente nel ragazzo di Borgoratti che può giocare davanti alla difesa oppure fare la mezz’ala in un reparto a tre; invece, con il subentro dell’altro ex vivaista Salcedo, avvenuto prima della marcatura di Dragusin, il tecnico genoano ha voluto cambiare la conformazione dell’attacco rossoblù per provare ad attaccare l’area della Spal attraverso il palleggio a terra anziché il solito ricorso alle palle alte. Promossa l’intesa tra Salcedo e Albert Gudmundsson, interprete che quando si accende può spaccare le difese».

Cagliari-Genoa, è tutto pronto per il turno infrasettimanale. «Sarà un mercoledì… da leoni, come si suol dire per le notti di Champions League: tra le partite più attese della Serie B. Il Cagliari è la seconda grande delusione del campionato, appena dopo il Parma: l’arrivo di Claudio Ranieri a inizio girone di ritorno ha portato maggiore solidità alla squadra sarda che con il tecnico romano ha perso una partita su sette. Mister Gilardino punta a recuperare qualche infortunato, penso a Frendrup e magari a uno tra Coda e Sabelli, per un eventuale modulo con tre difensori».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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