GRIFO D’ATTACCO – Dopo il caso Perin ridiamo il calcio ai calciatori

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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E’ stata una settimana priva di calcio ma non di notizie per il Genoa: dall’infortunio di Galabinov all’assurda esclusione di Perin contro l’Inghilterra. Il passato è passato, adesso prua in direzione Spal. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 79ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

L’amichevole con il Monaco ha denunciato, un’altra volta, l’insufficienza della rosa del Genoa? «Sì, Ballardini può fidarsi di tredici, quattordini uomini: niente di più. Oltre ai soliti, penso a Biraschi, che alla luce dell’affaticamento al polpaccio di Izzo può giocare ancora titolare, Rosi, Lazovic, Rossi e Veloso. Già da sabato Lapadula dovrà fare la differenza, soprattutto dopo l’infortunio di Galabinov. Aggiungo, inoltre, che molti giocatori non hanno approfittato dell’opportunità della partita di Montecarlo».

La sosta priva il Genoa di Galabinov ma restituisce un Laxalt al massimo della condizione. «Laxalt è tornato a giocare ad alti livelli da qualche settimana, soprattutto dopo l’inserimento di Hiljemark che ha modificato gli equilibri a centrocampo. Con merito Diego è diventato titolare con Tabarez. Adesso deve tornare sotto con il Genoa ed essere protagonista ad aprile, un mese determinante. Il calendario del Genoa promette bene: sette partite in casa, tre in trasferta. Bisogna saperle sfruttare, fare una decina di punti incrementando soprattutto il gol fatti».

L’ha fatta arrabbiare la mancata titolarità di Perin contro l’Inghilterra? «Lo considero l’erede immediato di Buffon: peccato che Di Biagio non la pensi così, è una scelta più politica che di campo. Ridiamo il calcio ai calciatori, basta aziendalismi: il 20 maggio mi piacerebbe avere un ct che badi solo al merito. Perin sta dispuntando con la maglia del Genoa la sua migliore stagione di sempre e giocare titolare a Wembley sarebbe stato il coronamento di un piccolo sogno. Un grave errore escludere Mattia, mi ha ricordato quanto accaduto a Vierchowod in Spagna: sebbene fosse uno dei migliori al mondo in quel momento, Bearzot gli preferì (e per sua fortuna ebbe ragione) Bergomi».

Sabato, la Società Polisportiva Ars et Labor. «Quanti ricordi con le figurine da bambino! La Spal è una squadra ben organizzata, Semplici ci lavora da tempo e può contare su buoni giocatori come Grassi, Paloschi che quando vede il Genoa si trasforma, e Lazzari. Per fortuna del Grifone non giocherà Kurtic, un giocatore importantissimo per loro. Al netto dello 0-0 con la Juventus, la Spal ha comunque subito cinquanta gol e rimediato quattordici sconfitte: fanno molta fatica in trasferta. La formazione è fatta con Perin, Biraschi, Spolli, Zukanovic, Lazovic, Rigoni, Bertolacci (occhio al giallo), Hiljemark, Laxalt, Pandev, Lapadula».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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