GRIFO D’ATTACCO – Benvenuti a Ballardopoli

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Ancora Genoa, altri tre punti che rilanciano il club più antico d’Italia a un piano di classifica diverso. Aria diversa come da tempo non si respirava. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 63ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Sette punti nelle ultime tre gare, questo è il vero Genoa. «Il Grifo ha dimostrato di essere una squadra tetragona ed equilibrata. Giocando la più brutta partita dal punto di vista tecnico il Genoa ha superato l’esame di maturità svoltando la stagione, facilitato anche dalla folle scelta di Pecchia di non sostituire Zuculini con un altro mediano d’interdizione. L’Hellas Verona ha corso il rischio del contropiede».

Proprio come a Crotone al Grifo è mancato il colpo partita del 2-0. «Non so ancora come Rigoni sia riuscito a sbagliare la finalizzazione di quella ripartenza nella ripresa… lo stesso vale per Laxalt che non ha avuto il coraggio di mandare Lapadula verso Nicolas e Biraschi che ha sbagliato a colpo sicuro come a Reggio Emilia. Il Genoa ha comunque ritrovato la difesa: Spolli è gigantesco, Izzo ha ripreso il ritmo partita e ieri è andato più volte oltre la propria metà campo, e Zukanovic se sarà più preciso con i piedi non lo spostrà più nessuno dal centrosinistra».

Che poteri magici ha il Mago Ballardini? «Più che magie… vorrei dare il benvenuto a tutti i genoani a Ballardopoli. Il tecnico ha riconquistato la piazza che già lo amava attraverso il lavoro: in tre partite ha fatto più punti di Juric, migliore risposta non ci poteva essere. Ieri mi è piaciuto tanto perché ha letto l’andamento della partita eseguendo tutti i cambi giusti».

Menzione speciale a Taarabt? «Un ballerino paradisiaco, da Metropolitan di New York o il Bolšoj di Mosca. Ha fatto dei numeri da restare increduli, peccato gli sia mancata la cattiveria sottoporta. Adel allunga in un modo straordinario e fatica come un maratoneta. Gli faccio i complimenti al pari di quei tifosi rossoblù che si sono imbarcati seicento km per andare a vedere la vittoria del Genoa a Verona dopo 59 anni».

Lunedì un altro posticipo: l’Atalanta verrà al Ferraris dopo le fatiche europee. E’ il momento di vendicare lo 0-5 dell’anno scorso? «Gasperini, l’allenatore che più di tutti ha fatto divertire i genoani, contro Ballardini: una bella sfida tra due mister amatissimi. Per una notte il Genoa può dimenticarsi di Gasperson, magari fregandolo tatticamente. Ballardini vorrà dimostrare di non essere inferiore a nessuno».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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