GRIFO D’ATTACCO – Ballardini, un piccolo capolavoro ma nulla è stato fatto

Dieci vittorie alla salvezza: chi non ne è convinto disfi l'armadietto del Pio

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Il Genoa del quattro volte debuttante Ballardini (sinora imbattuto) torna alla vittoria dopo dodici partite di campionato, lo fa vincendo 2-1 contro lo Spezia. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 196ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Torna Ballardini e torna la vittoria: pensa sia un caso? «Assolutamente no, il mister ha ridato fiducia e autostima a certi calciatori che saranno centrali nel suo progetto di salvezza. La vittoria sarebbe stata ancora più larga se Scamacca, forse con la testa altrove, e altri non avessero fallito il colpo del ko. Dispiace per l’esonero di Maran, tecnico esperto e sicuramente capace ma in totale confusione gestionale sulla panchina rossoblù».

Che impressione le ha fatto il Genoa al Picco? «Nei pochi giorni a sua disposizione, Ballardini ha lavorato esclusivamente sulla testa dei giocatori e su pochi concetti tattici. Uno di questi era la compattezza e il recupero palla nelle zone alte del campo per soffocare fin dal principio il palleggio dello Spezia, l’arma migliore di Italiano, talvolta presuntuoso: non ho rivisto il cosiddetto “pullman” davanti a Perin ma una squadra pronta ad attaccare appena riconquistata palla. Un piccolo capolavoro del tecnico romagnolo».

La riscossa parte dai senatori dello spogliatoio del Genoa. «È vero. Da Radovanovic centrale, in veste di libero vecchia maniera, partito male (assieme a Czyborra perdono Gyasi e Nzola) ma cresciuto con esperienza e personalità, a Masiello e Criscito, in gol su rigore contro un’altra ligure: la difesa over 30 ha retto contro un tridente rapido. Poi a centrocampo Behrami ha fatto la differenza, non parliamo di Pandev a legare il gioco come rifinitore e Destro come stoccatore».

Dieci vittorie alla salvezza, azioniamo il conto alla rovescia. «Il mister conosce la propria missione, deve far capire ai suoi uomini che contro lo Spezia nulla è stato fatto. Chi non è convinto, può disfare l’armadietto del Pio e chiedere la cessione a gennaio. Genoa-Lazio anticiperà di un solo giorno l’apertura del mercato di riparazione: il Grifo ha bisogno di un intervento sostanzioso per reparto. Bene l’eventuale ritorno di Piatek, il sogno resta El Shaarawy: si sta allenando da solo a Dubai perché vuole andare all’Europeo, purtroppo l’ultimo ingaggio faraonico (14 milioni di euro netti) è fuori portata per qualunque squadra».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti augurano a tutti i lettori rossoblù i migliori auguri di Natale e serno 2021! Arrivederci al 4 gennaio per commentare Genoa-Lazio

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