GRIFO D’ATTACCO – Ballardini batte Giampaolo

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Derby senza reti ma non privo di emozioni. Dalla grande battaglia in campo, fino allo spettacolo sugli spalti, con la Nord ancora una volta mattatrice della serata. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 81ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

I genoani hanno dormito serenamente stanotte? «Sì, la squadra chiamata a vincere per necessità era la Sampdoria, invece ha sbattuto contro la grande organizzazione difensiva del Genoa. Credo sia ingeneroso parlare di ‘pullman’ rossoblù di fronte a Perin: non dimentichiamo che i grandi successi del calcio italiano sono nati a partire dalle difese. Il Grifone è sceso in campo con la sua arma migliore, altro non poteva fare; dopo 116 derby continua la maledizione della quarta vittoria consecutiva».

L’Europa si allontana per i blucerchiati: è il successo di Ballardini? «Di tutta la squadra, sebbene la partita (come tutti i derby) non sia stata bella. Ballardini ha battuto Giampaolo da un punto di vista tattico: a volte il calcio assomiglia agli scacchi. La Sampdoria ha dominato a centrocampo perché ha calciatori di maggiore qualità ma questo Genoa è granitico, è veramente difficile fargli gol. Merito del tecnico di Lugo che ha reso migliore la squadra durante questi mesi portandola alla salvezza morale con molte giornate d’anticipo».

Però quel 3-6-1 a mezz’ora dalla fine è stata una dichiarazione d’amore al pareggio, non trova? «Ballardini, da uomo intelligente, non voleva perdere il derby e ce ha conseguito il risultato. Dopo un’ora di gioco ha inserito Cofie, un mediano di rottura, per Pandev, avanzando di qualche metro Bertolacci in fase di possesso palla. Che senso aveva andare a contrastare la Sampdoria con il palleggio, l’arma migliore della squadra di Giampaolo? Se Perin non ha dovuto compiere miracoli è solo merito dei suoi compagni di squadra e non per demeriti altrui».

Sabato, alle ore 18, Genoa-Crotone: ultima carta del poker di partite in casa. «Ballardini ha concesso una giornata libera alla squadra per scaricare emotivamente una partita che si gioca due volte: in campo e, soprattutto, nei due giorni che precedono il fischio d’inizio. Contro il Crotone mi piacerebbe vedere un Genoa diverso: senza calcoli contro i pitagorici, non è solo un gioco di parole. Ballardini può provare a vincere la partita con l’entusiasmo dei giovani, magari con Bessa a centrocampo e due punte e mezza».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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