GRIFO D’ATTACCO – Alla ricerca della vittoria perduta

Pianetagenoa1893.net incontra il giornalista Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Penultimo posto in classifica, solo due punti in sette gare. Il Genoa è una squadra irriconoscibile rispetto a un anno fa quando al Ferraris non passava nessuno. Juric ha salvato la panchina, ora la sosta e poi la delicata trasferta di Cagliari. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 54ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Partiamo dalla spinosa questione societaria conclusa con un nulla di fatto tra Preziosi e Gallazzi. «E’ finita una lunga telenovela. Il Genoa ha perso quattro mesi di lavoro che utili a far crescere la squadra, darle sicurezza mentale dopo l’anno scorso. Una trattativa che andava condotta in segretezza e non a colpi d’interviste sui giornali. Preziosi resta al comando del club più antico d’Italia, adesso dovrà far sentire la sua vicinanza a Juric e ai giocatori».

Contro il Bologna il Genoa meritava almeno un punto? «Certo, le tre occasioni costruite nella ripresa legittimavano almeno un pareggio. Tuttavia sono stanco di leggere che il Genoa gioca bene ma non fa punti: allora preferisco una squadra peggiore ma che riesca a battere Udinese e Bologna. Sabato sera mi sono piaciuti molto Veloso e Cofie nei rispettivi compiti di costruzione e interdizione; peccato per Ricci, meritava il gol, sta crescendo di settimana in settimana».

Juric è stato graziato: meritava l’esonero? «Solitamente le pause delle Nazionali sono un periodo negativo per gli allenatori sulla graticola. Lo avrei esonerato perché i suoi numeri parlano chiaro, sono tutti negativi, anche se le sue colpe sono circoscritte: ha avallato una campagna acquisti mediocre e sta faticando a trovare l’undici titolare. Preziosi ha deciso, invece, di dare un forte segnale di continuità. La squadra è con Juric, a differenza del naufragio di Pescara: è un punto a favore del croato dal quale deve ripartire già contro il Cagliari».

Dopo la sosta il Genoa recupererà Izzo dalla squalifica e forse Lapadula. «Saranno rientri importanti per Juric e per il suo calcio. C’è bisogno di una scossa vera altrimenti sarà durissima arrivare a maggio ancora serenità. Non voglio fare il pessimista a oltranza, perché non lo sono e perché ci sono ancora trentuno partite da affrontare: ma guardo la classifica e vedo un Grifo a due punti dopo sette giornate. E’ una squadra alla ricerca della vittoria perduta, che non si copre in un momento di crisi generale, anzi va ancora di più all’attacco sforzandosi di fare il colpaccio che non gli riesce».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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