GRIFO D’ATTACCO – Le tre R del Genoa

Radu, Romero, Rolon: i tre migliori rossoblù contro la Fiorentina

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Un punto, solo uno, ma il Genoa ne aveva un grande bisogno. La squadra di Prandelli ferma la Fiorentina, club che coltiva l’ambizione europea. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 111ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Come valuta lo 0-0 del Ferraris? «La sconfitta di Cagliari ha lasciato qualche scoria nello spogliatoio del Genoa, soprattutto nel primo tempo interpretato molto male dai rossoblù. Esterni bassi e centrocampo schiacciato a ridosso dell’area di rigore: il 3-5-2 non si gioca così. La ripresa è stata migliore, con due palle gol create nel finale: peccato per l’occasione di Bessa, altruista e poco cattivo al limite dell’area di rigore. Un punto d’oro che equivale a mezza salvezza in tasca».

Per il Var è stata una giornata nera. Era rigore il tocco di braccio di Veloso? «Sì, dal punto di vista regolamentare. Però voglio aggiungere che il futuro dei falli di mano è la volontarietà: il braccio deve andare addosso al pallone e non vinceversa. É l’unico criterio per uscire dalle polemiche e dalle situazioni imbarazzanti, come quella dell’Allianz Stadium. Vogliamo davvero che le partite durino più di cento minuti? Io no, il calcio è velocità e dinamismo».

Torniamo a parlare di calcio: Prandelli ha imbastito un centrocampo robusto per fermare la Fiorentina. «Le tre R hanno fatto la differenza per il Genoa: Rolon, Romero, Radu. Hanno dato molto in termini di dinamismo e di contrasti in ogni zona del campo. Il Grifone è stato fortunato con i pali colpiti dalla Viola. Detto ciò non togliamo merito a Radu, protagonista con due interventi di livello su Chiesa ed Edimilson. Romero è parso più tranquillo mentre Rolon ha recuperato tanti palloni in mezzo al campo».

Che cosa aspettarsi dal calciomercato invernale? «Al Genoa serve un tornante di centrocampo, magari per sposatre il rinato Lazovic a destra, e un centrocampista dai piedi buoni. Servirà anche sfoltire la rosa con delle cessioni o dei prestiti. Gli acquisti, e il mini ritiro invernale in un luogo temperato, ci diranno se Prandelli vorrà passare definitivamente al 4-3-1-2».

Beppe Nuti e Alessandro Legnazzi augurano a tutta Genova un sereno 2019!

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