CARLO DENEI: «Ballardini è la fotocopia di Di Carlo. Nel derby dovremo stare attenti a non confonderli»

Autore di “Striscia la Notizia”, comico di grande successo e scrittore d’eccezione. “Dove osano i grifoni”, diario del ritiro a Neustift con il Genoa ha riscosso grandissimo successo ed è ormai diventato un “must” per tutti i tifosi rossoblù. Carlo Denei, intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net, esprime la propria opinione sul momento della squadra e […]


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Autore di “Striscia la Notizia”, comico di grande successo e scrittore d’eccezione. “Dove osano i grifoni”, diario del ritiro a Neustift con il Genoa ha riscosso grandissimo successo ed è ormai diventato un “must” per tutti i tifosi rossoblù. Carlo Denei, intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net, esprime la propria opinione sul momento della squadra e sull’approdo di Davide Ballardini sulla panchina del Vecchio Balordo.

Quali sono le sue prime impressioni del Genoa di Ballardini?

«Con tutto il rispetto per il nuovo tecnico, finora il Genoa non è di nessuno se non dell’impegno dei giocatori e del lavoro alle spalle che ha svolto Gasperini. Servirà ancora un po’ di tempo e poi inizieremo a vedere la mano di Ballardini. Nel frattempo ci godiamo questi sei punti».

Preso atto dell’esonero di Gasperini, è contento dell’arrivo di Ballardini?

«E’ una persona seria, che si è approcciata nella maniera giusta; un allenatore che ha fatto molto bene, soprattutto a Cagliari e da ora in poi mi auguro che diventi il migliore al mondo. E’ la fotocopia di Di Carlo, il sosia, e al derby dovremo stare molto attenti a non confonderli. Nelle partite con il Bologna e, soprattutto con il Cagliari, ha schierato una squadra molto prudente ma i risultati gli hanno dato ragione. Con Gasperini, invece, per anni abbiamo visto un calcio divertente, per nulla rinunciatario, con tanti gol fatti ma anche parecchi subiti. E’ una filosofia completamente diversa: prima di esprimere giudizi permettiamo a Ballardini di modellare il suo vero Genoa».

E’ contento del rendimento della squadra?

«Direi che i ragazzi si stanno comportando bene. Ero un po’ scettico su Toni ma mi sto ricredendo. Ha grande generosità, si impegna molto e, anche se finora non ha segnato molto, è una pedina fondamentale per il gioco del Genoa. Nutro grandi aspettative anche in Veloso che, appena avrà smaltito qualche chilo, potrà davvero prendere in mano il centrocampo del Genoa».

Ed Eduardo?

«Appena l’ho visto in ritiro ho pensato si trattasse dello Zoff degli anni 2000. Il suo avvio è stato un po’ stentato ma è un portiere vero e lo ha dimostrato nelle ultime partite. Inoltre non si è lasciato condizionare dagli errori che ha commesso e di ciò bisogna dargli merito. Con l’Inter è stato un peccato: le sfighe capitano sempre nei momenti meno opportuni e, a vedere anche lo stato di forma che stanno attraversando gli uomini di Mourinho, quella partita non l’avremmo pareggiata ma addirittura vinta. Tornando ad Eduardo, è un grande portiere e porterà al Genoa davvero tanti punti».

Dove può arrivare questa squadra?

«A me basta fare un punto in più di quelli là…e provare ad andare avanti in Coppa Italia. Visto che non tifo Inter, inoltre, posso affermare tranquillamente che l’Europa League non mi farebbe schifo!».

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