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La carrellata si conclude con tre profili diversi: Jan Tilman Kirchhoff ha il nome da sergente (o dell’omonimo fisico e matematico tedesco) e una carriera spesa tra difesa e centrocampo. Mediano di quantità più che qualità, classe 1990, ha provato a salvare il Sunderland dalla retrocessione ma né lui né Jermain Defoe sono riusciti nell’impresa di far restare i Black Cats nel massimo livello inglese. Il secondo nome è quello dell’africano Mohamed Rabiu, ghanese di Accra come Isaac Cofie, ex Sampdoria e Udinese: dopo la militanza in Serie A ha girato per Francia (Evian) e Russia, prima al Kuban Kasnodar e poi all’Anzhi Makhalala (ex squadra di Eto’o). L’ex nazionale del suo paese non avrà tante reti sulle spalle, ma di certo non va troppo per il sottile. Ultimo ma non per importanza ecco Jaba (o Dzaba) Kankava. Il nome cambia ma trattasi sempre dello stesso centrocampista che fu baluardo di quel Dnipro che nel 2015 raggiunse la finale di Europa League a Varsavia. Allora la coppa sfuggì per mano del Siviglia di Bacca, ma le buone referenze circa questo instancabile corridore avevano convinto lo Stade Reims a regalargli una maglia. Ripagati da tanta cattiveria, oltre a qualche giallo di troppo ma del resto fa parte del gioco, i francesi ora l’hanno lasciato libero. Che il Genoa possa essere la sua prossima meta?