Tutti i precedenti di Roma-Genoa

Il Genoa ha affrontato in trasferta la Roma in 48 (47 nella Capitale e 1 sul campo neutro di L’Aquila) occasioni, che vanno così suddivise: 42 incontri nella massima categoria, 1 in Serie B e 5 in Coppa Italia. I giallorossi primeggiano nella massima categoria con 29 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte, 80 reti […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il Genoa ha affrontato in trasferta la Roma in 48 (47 nella Capitale e 1 sul campo neutro di L’Aquila) occasioni, che vanno così suddivise: 42 incontri nella massima categoria, 1 in Serie B e 5 in Coppa Italia. I giallorossi primeggiano nella massima categoria con 29 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte, 80 reti segnate e 23 subite e a livello di Coppa Italia con 4 vittorie e 1 sconfitta, 12 reti segnate e 6 subite, mentre i rossoblù si sono aggiudicati l’unico incontro di Serie B per 2-1.

Domenica 8 marzo 1942: Roma-Genova 1893 1-2 Nelle 60 edizioni del massimo Campionato Italiano precedenti quella in corso che hanno avuto il titolo nazionale regolarmente assegnato e il Genoa partecipante ma non vincitore, solamente tre volte esso ha violato il terreno della squadra che si sarebbe laureata campione d’Italia (domenica 24 maggio 1925: Bologna-Genoa 1-2; domenica 8 marzo 1942: Roma-Genova 1893 1-2; domenica 25 novembre 1990: Sampdoria-Genoa 1-2) e solamente nel 1941/1942 all’affermazione in trasferta è corrisposta quella in casa (domenica 16 novembre 1941: Genova 1893-Roma 2-0).

Allo Stadio del Partito Nazionale Fascista, di fronte a circa venticinquemila spettatori, i rossoblù approfittarono di una delle rare giornate storte del valido portiere romanista Guido Masetti per andare in rete dopo un’ottantina di secondi della ripresa con Sergio Bertoni I, con un tiro da circa trenta metri con il pallone sfuggito alla presa dell’estremo difensore ed infilatosi alla sua destra, e al 12’ con Bruno Ispiro sr., che spinse da pochi centimetri dalla linea di porta un pallone indirizzatovi da Mario Perazzolo, che aveva approfittato di un presa difettosa di Masetti su un lancio in profondità di Primo Andrighetto, riuscendo a resistere alla controffensiva giallorossa, che produsse solamente la bella rete (realizzata, dopo una triangolazione con Amadeo «Fornaretto» Amadei, con un tiro sotto l’incrocio sinistro della porta genoana) dell’albanese Naim Kryeziu a dodici minuti dal triplice fischio del signor Giuseppe Zelocchi di Modena, il quale al 39’ del 2° tempo non ravvisò gli estremi per la concessione di un calcio di rigore a favore dei padroni di casa per un rude contatto del genovano Mario Genta con il romanista Aristide Coscia.

Ad undici giornate dal termine del campionato la classifica vedeva la Roma (sconfitta anche la domenica precedente per 0-2 a Torino dalla Juventus) a quota 27 punti, avvicinata a tre lunghezze dal Genova 1893 e scavalcata di una dal Torino e dal Venezia (vittoriosi in casa rispettivamente per 1-0 sul Livorno e per 4-1 sul Napoli). Nell’ultima fase del campionato i giallorossi racimolarono 17 dei 22 punti disponibili, aggiudicandosi il titolo, con alle spalle il Torino (13 punti), il Venezia (12 punti) ed entrambe a 37 punti finali il Genova 1893 (15 punti) e la Lazio (addirittura 18 punti su 22 dopo averne fatti 19 su 38!).

Domenica 28 febbraio 1982: Roma-Genoa 1-0 L’incontro oppose due squadre con una situazione di classifica assai differente: i padroni di casa all’inseguimento delle capoliste Fiorentina e Juventus con quattro punti di ritardo e gli ospiti impegnati nella lotta per la salvezza. La gara, eccessivamente nervosa, vide uscire di scena per diversi motivi i due stranieri dell’incontro: al 29’ il belga del Genoa Renè Vandereycken espulso per doppia ammonizione (entrambi i cartellini gialli erano stati a lui assegnati in maniera incomprensibile) dal signor Tullio Lanese di Messina e al 33’ il brasiliano della Roma Paulo Roberto «il Divino» Falção, uscito dal campo per la forte contusione al «piatto» tibiale destro con interessamento muscolare rimediata dopo soli sei minuti di gioco in un contrasto con Massimo Briaschi I e sostituito da Roberto Scarnecchia.

Fu l’ex rossoblù (aveva militato nel Genoa nei campionati cadetti 1975/1976 e 1978/1979) Bruno «MaraZico» Conti sr. a far saltare il «fortino» degli ospiti, girando di testa alla sinistra dell’italo-jugoslavo Silvano Martina, che non riuscì a cambiarne significativamente la traiettoria, un pallone crossatogli da Agostino «Diba» Di Bartolomei. La rete venne duramente contestata dai giocatori genoani in campo e dal loro presidente Renzo Fossati negli spogliatoi per la sospetta posizione di fuorigioco dell’ala destra della Nazionale Italiana.

Domenica 3 febbraio 1991: Roma-Genoa 3-1 Giunto all’“Olimpico” con tre lunghezze di vantaggio sulla Roma e sei di ritardo dalla capolista Internazionale, 19 punti in classifica e il sesto posto in coabitazione con Torino e Lazio, il Genoa venne nettamente sconfitto nell’incontro valido per la XIX giornata dalla Roma, che non vinceva dal 25 novembre 1990 (4-1 interno al Bologna alla X giornata). L’incontro si mise male per gli ospiti nei minuti finali del 1° tempo: al 40’ un sinistro di Giuseppe «il Principe» Giannini I batté Simone Braglia e al 46’ un lancio del fantasista giallorosso smarcò il centravanti tedesco Rudolf «Rudi» Völler, la cui conclusione fu ribattuta dal portiere genoano, che non poté opporsi alla successiva di Fabrizio Di Mauro. Un’incertezza del brasiliano Nascimento dos Santos «Pluto» Aldair diede modo all’uruguayano Carlos Alberto «Pato» Aguilera Nova di mettere a segno la quarta rete in altrettante partite disputate contro la Roma e di riaprire le sorti dell’incontro. A dieci minuti dalla fine Völler metteva al sicuro il risultato per i padroni di casa, riprendendo una corta respinta di Braglia su un tiro di Fausto Salsano.

Sabato 5 aprile 2008: Roma-Genoa 3-2 Presentatosi con una situazione di classifica assolutamente tranquilla (ottavo posto con 42 punti e sette di svantaggio da Milan e Sampdoria) sul campo di una Roma impegnatissima nell’inseguimento all’Internazionale capolista (sarebbe stato fatale ai giallorossi il pareggio casalingo per 2-2 di due settimane dopo contro il Livorno), il Genoa parve in avvio poco concentrato, tanto da subire due reti in avvio con il brasiliano Rodrigo Taddei Ferrante (al 13’) e con il montenegrino Mirko Vucinić (autore di una splendida girata di sinistro da circa 23 m. al 16’). Nella ripresa con ancor maggiore vicinanza tra le due segnature il Genoa raddrizzò momentaneamente il risultato con una rete da opportunista di capitan Marco Rossi e un bel tiro da circa 23 m. dell’honduregno Dailey Julio César «el Rambo» León. A quel punto la Roma si riversò nella metà campo degli ospiti, riuscendo ad ottenere un calcio di rigore per fallo di «Super» Marco Borriello I su Taddei Ferrante, trasformato con un potente diagonale di destro sotto la traversa da Daniele De Rossi al 35’.

Stefano Massa

(responsabile scientifico per gli studi sulla storia del Genoa per la Fondazione Genoa 1893)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.