Scudetto 1915: la Fondazione Genoa ha trasmesso un dossier alla Figc

Il Genoa fu l’unica società ad esprimere disappunto per la sospensione del campionato per l'entrata in guerra dell'Italia contro l'Austria-Ungheria


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[tps_title]Il dossier della Fondazione Genoa[/tps_title]

La Fondazione Genoa 1893 che ha tra i suoi compiti istituzionali la difesa della storia del calcio italiano e del patrimonio che in essa rappresenta il suo più antico sodalizio, ha trasmesso alla Figc la documentazione riguardante il campionato 1914/15. Noto che gli archivi del periodo sono andati distrutti durante l’ultima guerra mondiale, una ricostruzione degli avvenimenti è stata effettuata tramite documentazioni o informazioni ricavate dai giornali dell’epoca o dal Bollettino Federale “Il Calcio” edito fino alla fine di aprile del 1915.

La struttura e l’organizzazione del campionato prevedevano:

per l’Italia Settentrionale sei gironi eliminatori con sei squadre ciascuno, quattro gironi di semifinale di quattro squadre ed un girone finale tra le quattro vincenti per selezionare la finalista nazionale;

per l’Italia Centrale un girone eliminatorio toscano con sette squadre, uno laziale con sei, un girone di semifinale con le prime due classificate di ciascun girone eliminatorio;

per l’Italia Meridionale una doppia semifinale tra le uniche due squadre iscritte, entrambe di Napoli; le due vincenti dei gironi centrale e meridionale si sarebbero affrontate in due finali per designare la seconda finalista nazionale.

Quando la F.I.G.C. interruppe il Campionato Italiano prima della disputa delle partite di domenica 23 maggio 1915, per l’impossibilità di muoversi su un territorio nazionale in stato di mobilitazione militare per l’imminente entrata in guerra, la situazione era la seguente:

nell’Italia Settentrionale la classifica del girone finale vedeva il Genoa in testa con 7 punti, seguito da Torino e Internazionale di Milano con 5 e Milan con 3. Al Genoa era sufficiente non perdere con il Torino in casa (dove fino a quel momento aveva vinto tutti e dieci gli incontri disputati) per aggiudicarsi il diritto di disputare la doppia finale nazionale;

nell’Italia Centrale la Lazio, in virtù del forfait del Lucca, suo avversario nell’ultima partita, aveva acquisito 10 punti in classifica, che le assicuravano il primato in tale raggruppamento e il conseguente accesso alle due finali dell’Italia Centro-Meridionale;

nell’Italia Meridionale il fatto che le due squadre, Internazionale Napoli e Naples, fossero della stessa città, permise, il 23 maggio 1915, la disputa dell’incontro di ritorno, che si concluse con la vittoria del Naples, sconfitto all’andata per 0-3, per 4-1 (come testimoniato da un articolo del giornale napoletano “Il Mattino”).

Il Mattino 15-16 maggio 1915 pagg. 1 e 3

Tale notizia per altro era già stata pubblicata su “Corriere di Napoli” di lunedì 24 e martedì 25 maggio 1915 p.3 (microfilm disponibile presso Biblioteca Nazionale Centrale di Roma). Occorreva la disputa dello spareggio tra le due formazioni per designare la squadra sfidante della Lazio nelle due finali dell’Italia Centro-Meridionale.

Il Genoa fu l’unica società ad esprimere disappunto per la sospensione, pur prendendo atto delle superiori esigenze nazionali.

Il titolo di prima categoria 1914/1915 è stato attribuito al Genoa dalla Figc dapprima nel 1919 (“La Stampa” di Torino del 9 maggio 1919 riporta: “con una recente deliberazione della FIGC venne classificato primo nelle gare di campionato 1915 il Genoa Cricket. I campionati erano stati sospesi proprio alle ultime partite per la nostra mobilitazione. Contro questa deliberazione avrebbero reclamato il Torino FC e l’Internazionale di Milano, allora in competizione con la società genovese“) e in via definitiva nel 1921, in quanto il Genoa era in testa al girone settentrionale. Ad avvalorare la decisione della F.I.G.C. di assegnare il titolo nazionale al Genoa, unico sodalizio ad aver reclamato nel 1915 per l’interruzione del campionato, è il dato di fatto che il risultato della finale nazionale era, all’epoca, considerato pressoché scontato: in quindici finali (tre uniche e sei con incontri di andata e ritorno) disputatesi in nove campionati compresi nell’arco temporale tra il 1913 e il 1926 tra le formazioni vincitrici dei raggruppamenti dell’Italia settentrionale e dell’Italia centromeridionale, le prime hanno ottenuto quattordici vittorie e un pareggio e segnato 56 reti a fronte di 10 subite e in nessun momento una squadra centromeridionale si è trovata in vantaggio) e inoltre mancava la finalista centro-meridionale. E’ anche sintomatico il fatto che l’iniziale reclamo per tale decisione sia stato presentato unicamente da due società del girone settentrionale.  

Ad avvalorare la decisione della F.I.G.C. di assegnare il titolo nazionale al Genoa, unico sodalizio ad aver reclamato nel 1915 per l’interruzione del campionato, è il dato di fatto che il risultato della finale nazionale era, all’epoca, considerato pressoché scontato: in quindici finali (tre uniche e sei con incontri di andata e ritorno) disputatesi in nove campionati compresi nell’arco temporale tra il 1913 e il 1926 tra le formazioni vincitrici dei raggruppamenti dell’Italia settentrionale e dell’Italia centromeridionale, le prime hanno ottenuto quattordici vittorie e un pareggio e segnato 56 reti a fronte di 10 subite e in nessun momento una squadra centromeridionale si è trovata in vantaggio) e inoltre mancava la finalista centro-meridionale. E’ anche sintomatico il fatto che l’iniziale reclamo per tale decisione sia stato presentato unicamente da due società del girone settentrionale.

Gli storici della Fondazione Genoa 1893

(Riceviamo e pubblichiamo)

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