Salvate il soldato Marchetti: critiche esagerate dopo Sassuolo

Ballardini commetterebbe un grave errore se abiurasse il portiere ex Lazio in favore di Andrei Radu, non ancora pronto sotto il profilo dell'esperienza per la Serie A

Marchetti
Federico Marchetti (foto di Genoa CFC Tanopress)

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D’un tratto Marchetti è stato travolto dalle critiche. Un pò esagerate, va detto, dopo la prestazione di Reggio Emilia. Non è stato il migliore in campo, il numero uno rossoblù: anzi, si è reso protagonista di due strafalcioni tecnici davvero grossolani per un ex portiere della Nazionale. Ma non va dimenticato un dato fondamentale per il ruolo: la lunghissima inattività, quantificata in almeno diciotto mesi. Marchetti ha bisogno di tempo e i giudizi definitivi è giusto che siano allontanati dopo il ko con il Sassuolo. Nel prossimo ciclo di partite (Bologna, Lazio, Chievo, Frosinone) capiremo di più.

Partiamo dagli errori contro gli emiliani. Incolpevole sull 1-1 di Boateng – autostrada aperta senza caselli… – Marchetti ha titubato in occasione del 2-1, 3-1 e sui rilanci di piede. Sul gol di Lirola vanno evidenziati due momenti che castigano l’ex Lazio: la respinta concettualmente sbagliata e la scarsa reattività nel riportarsi in piedi per scongiurare il tap-in del terzino. Male in entrambe le situazioni. Il terzo gol del Sassuolo, quello di Babacar, nasce da una respinta corta sulla splendida rovesciata di Boateng: Marchetti è apparso insicuro nella scelta tra bloccare e respingere. Ne è così scaturito un intervento goffo e confuso già dalla fase di preparazione.

Eccepiti questi due episodi la partita di Marchetti non soffre più critiche. É da domandarsi, invece, se i suoi compagni di squadra lo abbiano aiutato a subire il meno possibile, poiché un portiere para il parabile. La risposta è negativa: il 3-4-1-2 di Ballardini, con le caratteristiche dei difensori e dei due interni di centrocampo, esaltavano il Sassuolo. Non è affatto vero che gli interventi di Marchetti abbiano prosciugato le sicurezze del Genoa. Durante la tempesta neroverde nessuno ha urlato, nessuno ha preso in mano la squadra con personalità. E questo è grave perché la media età rossoblù diceva ventinove anni e mezzo, contro i quasi venticinque del Sassuolo. Così d’un tratto Marchetti è stato travolto dalle critiche. Un pò esagerate, va detto.

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