Perinetti-Ballardini, il valore aggiunto del Genoa

Hanno conseguito più di dieci salvezza in Serie A tra Siena, Palermo, Bari, Napoli e Genoa. Un duo capace di fare grandi cose a patrimonio zero


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A due giornate dal termine del girone d’andata il Genoa guarda la classifica con il naso all’insù. Un pò meno rispetto a una quarantina di giorni fa, ma la posizione resta pur sempre l’ultima per la permanenza in Serie A. Lo 0-0 di Firenze è stato accolto dal popolo genoano con la stessa freddezza del pareggio con il Milan: occasioni sprecate, secondo la maggioranza dei tifosi, per vincere. Invece sono due punti importantissimi conquistati in trasferta che riacquisteranno valore nel girone di ritorno quando il calendario del Grifo sarà leggermente più in discesa in casa. Appunto, il Ferraris un cruccio da levarsi domani contro il Benevento.

La vittoria interna manca dal 21 maggio scorso, la gara che decretò la salvezza nella peggior stagione degli ultimi cinquantasette anni. E’ come se il tempo si fosse fermato a quel 2-1 al Toro firmato Simeone e Rigoni. Se il Genoa non correggerà la rotta da gennaio in avanti rischierà grosso. Ballardini e Perinetti ne sono consapevoli, in due hanno conseguito più di dieci salvezza in Serie A tra Siena, Palermo, Bari, Napoli e Genoa. Un duo capace di fare grandi cose a patrimonio zero sfruttando l’esperienza settoriale maturata negli anni. Sono loro il valore aggiunto del club rossoblù che potrà fare la differenza nei mesi decisivi.

Sarà una rivoluzione di mercato, soprattutto in uscita, tra cessioni a titolo definitivo e trasferimenti temporanei. Trenta giocatori sono un lusso inspiegabile. Il Genoa passerà in camera di compensazione alleggerendo il monte stipendi con qualche emolumento in meno da pagare fino a giugno. Resteranno i giocatori che Ballardini ha confermato durante queste giornate, arriverà un titolare per reparto con le caratteristiche richieste dal tecnico del Genoa. La barca sarà alleggerita con saggezza e oculatezza, potenziando tuti i reparti pencolanti. I primi tre mesi del 2018 riveleranno al popolo rossoblù se il destino del Grifone sarà ancora con il naso all’insù.

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