La vittoria assolve il problema del Genoa: la qualità del gioco

L'incornata di Galabinov premia la professionalità dell'attaccante, decisivo nonostante le continue voci di mercato lo vogliano lontano dal Genoa

La gioia di Andrey Galabinov, festeggiato dopo il gol dai compagni (Foto Emilio Andreoli/Getty Images)

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Doveva essere una partita tosta, e lo è stato. Il Sassuolo, squadra che mette la tecnica al servizio della velocità e non viceversa, ha sfiorato la vittoria, arraffata invece da un Genoa capace di costruirsi l’alibi dei tre punti. Imputato Grifone, si alzi: dov’era all’ottantesimo minuto quando Galabinov infilava Consigli con un colpo di testa? Sotto la Nord a festeggiare. Il 2018 inizia, quindi, con una piena assoluzione della principale colpa rossoblù, la bassa qualità del gioco, che passa in secondo piano alla luce della vittoria: Ballardini ne è consapevole, preferisce rimandare le celebrazioni a fine marzo quando probabilmente il Genoa sarà bello che salvo.

Equilibrio a centrocampo, necessaria cattiveria sottoporta e lettura della partita. Le tre voci hanno caratterizzato la partita del Ferraris. L’ultima ha sorriso a Ballardini. Il tecnico lughese ha inciso con le sostituzioni, azzeccate per tempismo e precisione: Pandev era stanco e dolorante all’anca, dentro Galabinov che risolve la partita; Brlek si è visto poco, allora spazio a Lazovic in un’inedita posizione dietro le punte; infine, meglio Omeonga di Rossi per acquisire il risultato, perciò fuori Lapadula che aveva dato tutto, persino un naso. Ballardini è stato più lucido di Iachini, capace solo di indovinare l’ingresso in campo di Matri.

Per il resto è stata una partita molto brutta, costellata da novanta palloni persi e una riga lunghissima di errori tecnici: solo Perin ha deliziato gli occhi con una parata sensazionale su Matri che toglie ogni residuo dubbio sull’integrità dell’Airone. Per fortuna che arrivano le ferie, memorabile conquista del diritto sindacale sportivo, ad alleggerire la testa e le gambe dei calciatori rossoblù. Dopo tre mesi di purgatorio il Genoa rivede la luce e scappa a più sei dal gorgo retrocessione, manna da centellinare perché dopo la ripresa ci saranno Juventus e Lazio in trasferta in meno di due settimane. Ma la strada è giusta, purtroppo lo dicono solo i risultati e non anche il gioco del Genoa.

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