Il terzetto perfetto per il Genoa: Ballardini svela la difesa

Izzo-Spolli-Zukanovic, ecco i titolari che dovranno giocare sempre in campionato. Il tecnico ha ripristinato la connessione wi-fi

Cerci tira tra Zukanovic, Izzo e Rigoni (Foto Dino Panato/Getty Images)

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Ballardini e Veloso hanno analizzato in fotocopia la partita del Bentegodi. A nessuno dei due, e probabilmente a molti altri, il Genoa è piaciuto. Un paradosso, visti i tre punti e il sorpasso in un solo colpo di altrettante concorrenti in classifica. Ha ragione il mister quando dice di aver visto la peggiore prestazione tecnica da quando è tornato (un mese fa…), idem per il portoghese che senza giri di parole fa capire che «il problema è la finalizzazione». É la nuova mentalità che popola lo spogliatoio: vincere giocando bene a calcio. E non si dica che il Genoa che fa solo catenaccio perché le ripartenze in superiorità numerica le ha sbagliate davvero tutte.

Il Genoa, però, non deve lamentarsi di quello che gli manca ma deve valorizzare ciò di cui dispone. La squadra ha iniziato a marciare verso la salvezza con una nuova fase difensiva. Il flaco Spolli è un leader che guida la difesa con autorevolezza e di testa le prende tutte, Izzo è il giocatore più in forma assieme a Taarabt mentre Zukanovic è tornato ai livelli del Chievo Verona. Izzo, Spolli, Zukanovic. Svelato finalmente il terzetto perfetto di questa stagione. Basta esperimenti: sono i difensori titolari finché le gambe li reggeranno in piedi e le squalifiche se ne staranno lontane dal Grifo. La titubante prova delle seconde linee con il Crotone in Coppa Italia parla chiaro.

Ballardini ha ripristinato la connessione wi-fi che lega i giocatori rossoblù: prima erano disconnessi, intermittenti, lenti nel proporre gioco. Il suo Genoa adesso va veloce come la fibra ottica e macina punti che in primavera varranno oro. Il tecnico rossoblù ha vinto nuovamente nello stadio che gli ricorda la peggiore giornata della sua vita sportiva: l’ammutinamento dello spogliatoio del Palermo e una surreale gara vinta senza proferire parola da bordo campo. Vicende dalle quali Davide Ballardini ne è uscito da gran signore. Ma adesso c’è da compiere un gran lavoro al Genoa. I primi bagliori sono incoraggianti.

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