Il bilancio provvisorio dei cento giorni di Ballardini al Genoa

Il tecnico di Lugo ha conquistato la piazza rossoblù con la sua arma migliore: il lavoro. I progressi della difesa, di Perin e di Pandev

Davide Ballardini durante Genoa-Torino (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Ci sono allenatori che hanno preso in ostaggio il cuore dei genoani. Sono William Garbutt, il papà di tutti i mister, Franco Scoglio, Osvaldo Bagnoli e Gian Piero Gasperini. Il magico quartetto della storia rossoblù è insidiato da Davide Ballardini. Il tecnico di Lugo è diverso dai predecessori, non ha la personalità leonina del Professore o il calcio tutto pressing di Gasperson: probabilmente le migliori analogie si possono tracciare con lo stile di Gigi Simoni o la solidità del Mago della Bovisa che portò il Grifo in semifinale di Coppa Uefa.

Ballardini ha ricreato un contagioso entusiasmo attorno al Genoa, asciugando le madide polveri della felicità prima di farle detonare in una settimana. Fuochi d’artificio tra Roma e Verona. In cento giorni Ballardini ha migliorato a vista d’occhio il Grifone, e non solo dal punto di vista degli imprescindibili punti in classifica. Ha dato anima a una squadra che fino al derby del 4 novembre sembrava in mano a dei fantasmi: ora si vede finalmente carattere, grinta, spirito di sacrificio. E gli episodi iniziano a girare a favore, la fortuna bisogna andarsela a prendere. In una sola parola, il Genoa è finalmente “squadra”.

Cento giorni per vedere altresì una fase difensiva veramente di qualità. Una solidità creata a partire dagli attaccanti, i primi che corrono all’indietro abbandonando l’area di rigore: è un calcio che tormenta la vita degli avversari. Non solo è difficile fare gol al Genoa di Ballardini, è anche complicato tirare, per la gioia di Perin tornato ai massimi livelli. Più difesa, meno gol, più entusiasmo: gli addendi della (sin qui riuscitissima) operazione del tecnico di Lugo. I prossimi obiettivi sono il miglioramento generale della qualità del gioco – attualmente in mano a Pandev – e il rilancio di Giuseppe Rossi. E se Ballardini compirà tali missioni enterà nell’Empireo degli allenatori del Grifone.

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