Ballardini può ambire al miglior Genoa: provarci è un obbligo

Il tecnico di Lugo ha blindato il derby nella cassaforte rossoblù sistemando definitivamente la classifica. Ora deve migliorare la qualità generale

Davide Ballardini durante Genoa-Torino (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Chi rimane deluso dalla scarsa bellezza tecnica di un derby di Genova è un illuso. Come i presunti appassionati di musica che escono da un concerto di Bob Dylan con il muso lungo, arrabbiati per la mancanza d’interazione del cantautore del Minnesota. I derby sono le partite più brutte dell’anno, due incontri psicologicamente massacranti per chi li deve giocare. Il Genoa non voleva perdere e ha pareggiato: obiettivo raggiunto. Dall’altra parte c’è il rammarico per aver fatto pesare i tredici punti di distanza solo a parole e meno con i fatti.

Un tempo ciascuno. Grifone meglio nel primo tempo, Sampdoria padrona della ripresa ma con le idee confuse. La squadra di Ballardini ha fatto poche cose semplici al momento giusto: inizialmente allargava la difesa avversaria portando la palla sulle fasce per cercare l’ultimo passaggio laterale, tirava i proverbiali remi in barca quando capiva che segnare sarebbe stato molto arduo. La cartina tornasole della prestazione rossoblù è Lapadula, frizzante per una quarantina di minuti soprattutto nei duelli aerei per regalare alla propria squadra una seconda palla. L’attaccante d’origine inca è, tuttavia, sparito nel secondo tempo, isolato da un baricentro schiacciato a ridosso dell’area di rigore amica.

Perin non ha dovuto compiere interventi da Nazionale. Merito della granitica fase difensiva allestita da Ballardini. Ma questo Genoa può fare di più, già a partire dalla gara interna con il Crotone. Può giocare complessivamente meglio? Sì. Può arrivare al tiro con maggiore facilità? Sì. Tutto, però, gradualmente e con equilibrio. La classifica doveva essere sistemata ed è stato fatto, sebbene all’appello manchino cinque punti per raggiungere il fatidico quorum salvezza: adesso, nelle ultime sette partite di campionato, Ballardini deve ricercare il meglio. L’entusiasmo c’è (basti vedere l’incredibile interazione social dopo il rifiuto della poltrona blucerchiata), la disponibilità dello spogliatoio pure. Provarci è un obbligo.

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