Che fosse un periodo divertente per i tifosi genoani lo si può constatare scorrendo il dito sull’almanacco dei derby di Genova. Il popolo rossoblù ha ben impresso nella memoria il bolide di Marcio Rafael Ferreira de Souza, al secolo Rafinha, scagliato contro la Sampdoria il 16 febbraio 2011: un tiro di rara potenza destrorsa che affondò Curci e i blucerchiati. Il brasiliano andò a celebrare quel gol nel modo più… brasiliano possibile, ossia a ritmo di samba attorno alla bandierina del calcio d’angolo: dietro di lui l’inferno della Gradinata Nord, in visibilio.
Le testimonianze d’affetto dei genoani furono raccolte dal direttore Marco Liguori: «Grazie per il gol che hai fatto alla Sampdoria. Raffi sei uno di noi», una serie di bigliettini incollati sul vetro dell’auto del velocissimo folletto brasiliano. «I tifosi hanno lasciato i loro messaggi anche sul portone di casa mia. Li ho trovati il giorno dopo la vittoria sulla Sampdoria: è stato fantastico, una bellissima dimostrazione d’affetto per me. E ho capito di aver segnato un gol molto, ma molto importante. Contro la Sampdoria abbiamo disputato una partita “magica”» raccontò Rafinha in esclusiva a Pianetagenoa1893.net. Gli anni passano ma quel derby rinviato di due mesi per la neve resta vivo: Rafinha, al pari del connazionale Branco e della sua celebre cartolina del 1990, è entrato di prepotenza nella storia del Genoa, il Club più Antico d’Italia.