Quel ragazzo del Baiardo che ridicolizzò Montero

Rotella disputò con la maglia dell'Imperia un'amichevole contro la Juventus, facendo ballare tutta la difesa bianconera, ricevendo i complimenti di Pippo Inzaghi


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Il cielo si arricchisce di un’altra stella rossoblù. Franco Rotella infatti ha raggiunto Gianluca Signorini, Fabrizio Gorin e tanti altri genoani nel «settore del terzo anello». Si spegne così a soli 43 un ragazzo eccezionale, genovese e genoano, che dal Baiardo, società dilettante genovese, era riuscito ad arrivare fino all’olimpo della Serie A. Mantenendo sempre quella che era una delle sue caratteristiche principali. L’umiltà. Terminata la sua carriera aveva cominciato sia l’attività da opinionista sportivo sia da allenatori dei più piccoli, in una società genovese. Quella degli Emiliani.

Franco Rotella nasce a Genova il 16 novembre del 1966 e comincia a muovere i primi passi nei draghetti del Baiardo intorno agli 8 anni, dove rimane per 4 anni, quando viene poi prelevato dal Genoa. Nel settore rossoblu svolge tutta la trafila fino al 1983 quando all’età di 17 anni, mister Gigi Simoni lo fa esordire in Serie A contro i neroazzurri del Pisa. Si mette subito in evidenza e viene convocato nelle nazionali di categoria a partire dell’Under 13, fino alla Juniores. Tra i suoi compagni di nazionale giovanile ci sono niente meno che Roberto Baggio e Ciro Ferrara. Dopo un buon campionato in serie B con mister Burgnich, con 18 presenze condite da un gol, viene mandato “crescere” a Ferrara, in prestito alla Spal, in serie C1, dove come tecnico incontra Giovanni Galeone. Poi torna in rossoblù, sfiorando la promozione in A con Perotti, arrivata poi con Scoglio due anni dopo. Quando al Genoa arriva Osvaldo Bagnoli se ne va e si accasa in B nella Triestina; poi gioca tre stagioni nel Pisa, con Rumignani allenatore, dove è il vero trascinatore della squadra nerazzurra. Poi arriva all’Atalanta, dove si toglie delle grandissime soddisfazioni: con Mondonico in panchina, con Inzaghi capocannoniere, Montero, Lentini e tanti altri ottimi giocatori, conquista la Serie A e la stagione successiva sfiora il piazzamento Uefa e raggiunge la finale di Coppa Italia, persa poi ontro la Fiorentina.

Dall’Atalanta, in serie A, dove ha disputato 11 partite, realizzando un gol, Franco Rotella arriva ad Imperia, in serie D. Anche con la formazione ligure si dimostra giocatore di grande capacità tecniche, insomma un’ala destra, dotato di buon cross e di senso tattico. Nel Genoa colleziona tra campionato e Coppa Italia ben 96 presenze con 4 reti all’attivo.

Tanti sarebbero gli aneddoti che si potrebbero raccontare sulla carriera di Franco Rotella. Uno dei più divertenti lo raccontano i tifosi dell’Imperia, sua ultima squadra, sul sito im1923 http://im1923.blogspot.com/2009/02/chi-lha-visto-franco-rotella.html. I suppoter neroblù ricordano di un’amichevole giocata di giovedì contro la Juventus, prima del fatidico Juventus-Inter del fallo di Ronaldo su Iuliano. «Quel pomeriggio Rotella si permise piu’ volte di irridere Montero che, avendo giocato con lui nell’Atalanta, non esprimeva la solita cattiveria nei confronti di una punta che lo “scherzava”. Rotella da solo fece ballare tutta la difesa juventina per tutta la partita e alla fine Pippo Inzaghi mi disse (ammirato) che Franco Rotella era davvero ancora un grandissimo. Chi c’era quel giorno a Torino, aveva potuto ammirare le qualità di questo grande giocatore, che purtroppo non potè esprimerle al meglio e con continuità nella stagione in nerazzurro».

Fulvio Banchero

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