Uno dei più prolifici bomber della storia rossoblù racconta in esclusiva a Pianetagenoa il suo ricordo dell’indimenticato Franco Scoglio. Cosimo Francioso ci fa rivivere gli allenamenti, i ritiri e l’effetto taumaturgico del Professore genoano.
Com’erano i ritiri con Franco Scoglio? “Ne ho fatto solo uno al Genoa, è stato tranquillissimo. All’inizio pensavo imponesse ritmi massacranti, invece era un lavoro piacevole, che passava velocemente. Il mister lo vedevamo solo in quelle due ore sul campo, poi spariva nel nulla: con me si è sempre comportato benissimo”.
I suoi modi di allenare erano differenti dagli altri allenatori che ha avuto? “È stato il primo a concedere le cuffie con la musica a chi doveva compiere le corse lunghe: ti lasciava libera scelta su come gestire l’allenamento. Aveva un’idea di calcio diverso, con noi era alla fine di un percorso lungo come allenatore ed è diventato un po’ come tutti gli altri”.
Ci può raccontare un episodio “alla Scoglio”? “Rimasi impressionato dall’importanza che aveva nell’ambiente rossoblù. Ricordo che eravamo reduci dalla sconfitta di Siena e rientrando a Genova ci fu un po’ di contestazione dei tifosi del Genoa. Esonerato Bolchi, Scoglio entrò negli spogliatoi e ci comunicò che ci saremmo allenati nel ‘campetto’. Nessuno di noi voleva andarci perché era necessario attraversare i tifosi: ci avrebbero menati! Il Prof ci tranquillizzò dicendo che non sarebbe successo niente, e in effetti quando passammo tra loro addirittura ricevemmo gli applausi. Questo era il Professore, decideva e comandava lui con un’influenza sui tifosi impareggiabile”.
La nuova stagione quasi al via: Ivan Jurić è un duro e i suoi allenamenti chiedono un grande dispendio di energie. “Ha realizzato un risultato inaspettato a Crotone, gli hanno chiesto la salvezza e lui li ha portati in Serie A. Jurić ha qualcosa in più rispetto agli altri allenatori, soprattutto a livello di gestione: la prova è l’alto rendimento per tutta la stagione dei calciatori del Crotone. Se il Genoa ha scelto il tecnico croato significa che vuole dare continuità ai concetti di Gasperini”.
Pavoletti è la certezza del Genoa: se sarà ceduto, chi potrebbe essere una valida alternativa? “Il Genoa ha trovato in Leonardo un vero attaccante dopo molti anni: era dai tempi di Palacio che non se ne vedeva uno così. Conosce la piazza, l’ambiente, è giovane e fa molti gol: spero che il Genoa lo tenga ancora accontentando al meglio. Lapadula era una buona alternativa però deve ancora dimostrare di essere un centravanti di massima categoria”.
Alessandro Legnazzi
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