ESCLUSIVA PG, Damiani: “Genoa, meno possesso e più intensità per l’impresa”

L'ex attaccante di Genoa e Napoli: "Giovanni Simeone ha la stessa grinta di papà Diego"

Oscar Damiani (Jacopo Raule/Getty Images)

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Un altro doppio ex per Genoa-Napoli, campo principale del turno infrasettimanale. Un ex attaccante capace di segnare trentacinque gol in tre anni di Genoa, dopo essere arrivato dalla Juventus con il titolo di campione d’Italia vinto l’anno prima. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Oscar Damiani, una delle Leggende del club più antico d’Italia.

Che cosa ci faceva Pavoletti in area di rigore contro il Sassuolo?Meglio che stia nella sua area, altrimenti è pericoloso anche lì! Naturalmente glielo dico in modo amichevole, Leonardo è un grande attaccante. Simeone? Ha giocato poco ma la grinta è simile a quella del papà. Il gene è di buon auspicio, come sempre dirà tutto il campo“.

Il Napoli è un avversario da affrontare alla “Jurić” per fare l’impresa?Il tecnico cercherà di giocare in modo diverso, magari sacrificando un pò di possesso palla a fronte d’intensità e fisico. Mancherà Veloso, vero: è un bravissimo giocatore in palleggio, un po’ meno quando la palla ce l’hanno gli avversari“.

Il baricentro basso a protezione dell’area è una mossa suicida contro questa squadra?Stare bassi può essere conveniente perché le ali del Napoli avrebbero meno spazi larghi, dove loro sono veramente forti. Il Genoa non può pensare di fare uomo-contro-uomo a tutto campo, deve dimostrare di essere capace d’aggredire alto durante talune fasi della partita. Non sarà facile, ci vorrà una grande partita da parte di tutti“.

Ipotizzabile Rincón a uomo su Hamsik?Assolutamente sì, come potrebbe essere anche che il Generale prenda Jorginho, come ha fatto Nagy del Bologna, ad esempio. É una giocata che ho visto attuare da molti allenatori in queste prime giornate di campionato“.

L’anno scorso Sarri si lamentò delle pessime condizioni del campo di Marassi: da allora nulla è cambiato. Chi sarà il più danneggiato?Senza dubbio i tifosi, coloro che pagheranno il biglietto per vedere uno spettacolo a metà. Non dobbiamo più credere alla vecchia storia che la squadra più tecnica sia la più svantaggiata su un campo difficile: è roba di trent’anni fa“.

Alessandro Legnazzi

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