ESCLUSIVA PG, Baldini: “Juric è un innovatore del calcio italiano”

L'ex difensore rossoblù: "Izzo è il fiore all'occhiello della difesa del Genoa"

Ivan Juric (Foto Genoa cfc)

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Un doppio ex in vista di Bologna-Genoa. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Francesco Baldini, difensore del Grifone nel triennio 2003-2006 ed precedente allenatore di Allievi e Primavera del club felsineo. Attualmente Baldini è il mister dell’Imolese.

Mister, lei conosce Ivan Juric?Certo, l’ho conosciuto da vicino al corso di seconda a Coverciano per diventare allenatori. Capii da allora che aveva una voglia incredibile di fare questo mestiere. Considero Juric uno dei giovani innovatori del calcio italiano assieme a Di Francesco e Oddo. Stanno cercando di portare il calcio italiano a un livello superiore“.

Visto che lo conosce bene, allora ci può dire con quanti uomini difende il Genoa?Dipende dalle situazioni perché in fase di contenimento la linea diventa a cinque con l’abbassamento dei laterali: Laxalt e Lazovic è gente di ‘gamba’ pronta a ribaltare l’azione in qualsiasi momento. Quando deve costruire, invece, la difesa del Genoa diventa a quattro: il meccanismo assomiglia allo stile della Juventus“.

Qual è il difensore fiore all’occhiello del Genoa?Armando Izzo è un elemento importante che, per stile di gioco palla al piede, ricorda le qualità di Bonucci. Capitan Burdisso regala un equilibrio incredibile al reparto con la sua esperienza. Si vede molto la mano di Juric nella retroguardia rossoblù“.

Lei ha lavorato nelle giovanili del Bologna dal 2011 al 2014. Ci può spiegare com’è impostato il settore? Io ho collaborato con Massimo Tarantino e dalla nostra Primavera sono usciti due attuali giocatori della prima squadra: Adam Masina, che lo abbiamo recuperato dalla vecchia C2, e Alex Ferrari. L’attuale proprietà americana sta costruendo qualcosa d’importante, vedono lo sport e il settore giovanile in maniera diversa rispetto a noi. Allo stesso modo stanno facendo alla Roma“.

Lei ha avuto come allenatore un certo Roberto…Donadoni! Era il 2003 ed era giovanissimo, alle prime armi. Nel corso degli anni è migliorato tantissimo. Quel Genoa, al quale ho partecipato io, ha creato le basi del Genoa attuale: sono molto orgoglioso difatti. Donadoni gode di una grande fiducia nella società bolognese, si è ritagliato un ruolo importante e se lo merita“.

Alessandro Legnazzi

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