Cerci e l’Atletico Madrid, una scintilla mai scoppiata

Al rientro da un infortunio, l'attaccante italiano è stato dileggiato dai tifosi. Ma Diego Simeone ha ancora fiducia in lui

Alessio Cerci (Foto Gabriele Maltinti/Getty Images)

Nel gennaio 2016 arrivò a Genova in punta di piedi, presentandosi sfacciatamente ai tifosi che già teneva nel cuore. Il problema, quello di Alessio Cerci, è che sul pettorale sinistro non avesse proprio immortalato un attestato di stima nei confronti del Grifo, bensì il minutaggio e la dicitura relativa ad un pazzo match tra rossoblù e granata in cui l’ala di Velletri decise la contesa. Di Alessio Cerci, che dopo la parentesi semestrale in Liguria è tornato sulla riva del Manzanarre, si erano perse le tracce. E invece, eccolo spuntare da un momento all’altro. In fondo, resta a libro paga dei colchoneros. Per via del suo inesistente apporto all’equipo e del fatto che sia ormai stabilmente relegato alle giovanili più che alla prima squadra, ecco però che l’aficion dell’Atlético non lo guarda di buon occhio. Addirittura, riporta Gazzetta.it, durante la pausa invernale ogni suo tocco di palla sarebbe stato deriso e ironicamente osannato dal pubblico sugli spalti.
In occasione dell’ultimo match contro l’Osasuna, in cui la squadra di Simeone si era fatta parare un rigore da Sirigu, ne era stato assegnato un altro ai biancorossi. Il pallone se l’era preso Thomas, poi il pubblico ha gridato affinché fosse Cerci a presentarsi dagli 11 metri. E niente da fare, Alessio ha sbagliato pure questo. È solo l’ultima goccia, in ordine cronologico, di un mare putrido e scuro. Come se non bastasse, negli ultimi minuti del derby stava effettuando il riscaldamento per andare a rimpolpare l’attacco in occasione del forcing finale: la rete di Griezmann lo ha però fatto riaccomodare in panchina. Triste, depresso, addirittura incredulo. L’ex Milan e Fiorentina e una fiammella mai alimentata nel falò del Vicente Calderón. In tutto questo, il suo nome è recentemente rimbalzato agli onori delle cronache.
Sempre Gazzetta.it riporta come il caso Cerci abbia chiamato in causa anche Ser Kiko Narvaez, un’istituzione della Madrid colchonera nonché idolo del pueblo. E ha criticato duramente il pubblico, per il poco rispetto mostrato all’atleta. Il Cholo Simeone pare “vederlo” ben più, rispetto ai tempi non troppo lontani in cui gli preferiva un giovane canterano albanese. Il suo contratto è in scadenza, la sua permanenza è improbabile e il suo futuro pieno di nubi. Perché di Alessio, probabilmente, gli unici che nel breve periodo potranno parlarne bene sono forse i tifosi genoani.
Matteo Albanese
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