Branco: «Bagnoli mi ha insegnato che il calcio è semplice»

«A Genova tre anni splendidi. Ora coordino sei under giovanili della Seleçao» spiega il brasiliano

Claudio Branco
Claudio Branco (da CBF.com.br)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Claudio Branco… alé alé. Viene quasi spontaneo associare al nome dell’ex terzino brasiliano il coro della Gradinata Nord. «Ho passato tre splendidi anni al Genoa. Osvaldo Bagnoli mi ha insegnato che il calcio è semplice: non era un professore ma faceva andare forte la squadra. Era un mister obiettivo, dava fiducia a tutti. Il gruppo rossoblù era forte e unito. Noi stranieri (io, Skuhravy e Aguilera) siamo stati accolti molto bene» spiega Branco in un’intervista rilasciata a tuttomercatoweb.com.

Capitolo punizioni, il pezzo forte del brasiliano Campione del Mondo nel 1994: «Mi allenavo parecchio, ho rubato qualche segreto a Eder, l’ex attaccante che giocò anche i Mondiali dell’82. Roberto Carlos mi ha confidato che ha imparato: lui, però, riesce ancora a calciare forte. Con la maglia del Genoa sono affezionato a tre gol in particolare: uno al Parma (contro Taffarel), uno alla Juventus (qualificazione in Coppa Uefa) e quello al Liverpool. Tra i gol su punizione segnati col Grifone ricordo quello nel derby contro la Samp a Pagliuca».

«Normalmente vivo a Rio de Janeiro ma ora sono tornato a Bagè, nella casa della mia città natale, dove la situazione coronavirus è abbastanza tranquilla. Sono il coordinatore tecnico di tutte le nazionali giovanili del Brasile dall’Under 16 alla 20 e anche della Seleçao Olimpica. Qui il calendario è un problema perché devono essere conclusi i campionati statuali» chiosa Branco.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.