Biava: “Sono molto legato al Genoa e ai suoi tifosi”

"Domenica mi aspetto una gara aperta, Juric non si chiude nella sua area. Verrà ad aggredire la Lazio, provando a non farla ragionare" spiega l'ex difensore rossoblù e della Lazio

Giuseppe Biava (Foto Dino Panato/Getty Images)

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L’ex difensore di Genoa e Lazio, Giuseppe Biava, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio.

RICORDI GENOANI -“A Genova sono stato bene, ho fatto un anno e mezzo molto bello nel quale abbiamo anche sfiorato la Champions. Avevamo in squadra giocatori come Milito e Thiago Motta. Sono molto legato ai rossoblù, ho bei ricordi di quella esperienza. Sento ancora qualche magazziniere, mister Gasperini che ora è all’Atalanta e alcuni tifosi e amici, anche se sono passati sei anni e qualche contatto si è perso”.

LAZIO – “Quando sono arrivato alla Lazio, devo ammettere che è stato un po’ una sorpresa: stavo facendo bene al Genoa, ero titolare. La Lazio era invischiata nella zona retrocessione. Ho fatto il mio esordio nella sconfitta interna contro il Catania con Ballardini in panchina. In quel momento eravamo terz’ultimi poi con Reja siamo riusciti a portare a casa la salvezza. Negli anni successivi ci siamo tolti grandi soddisfazioni: abbiamo conquistato l’Europa, siamo stati vicinissimi alla Champions e abbiamo vinto la Coppa Italia del 26 maggio contro la Roma”.

LA SFIDA DELL’OLIMPICO – “Domenica la sfida tra Lazio e Genoa metterà di fronte due squadre che mi stanno piacendo per come giocano e hanno tanti giovani. Vedo i biancocelesti favoriti a livello di uomini, davanti sono più pericolosi. Il Genoa, però, è una squadra tosta e aggressiva, non ti fa ragionare. Sarà difficile per la Lazio ma, giocando in casa, credo che usciranno fuori i valori”.

LE CARATTERISTICHE DELLE DUE SQUADRE – “La produzione offensiva dei biancocelesti è maggiore. Il Genoa era partito bene, poi, eccezione fatta per il 3-0 in casa con il Milan, ha faticato. Ha comunque 16 punti e una partita in meno delle altre da recuperare contro la Fiorentina. Nell’attacco e nel gioco offensivo la Lazio ha più qualità, con giocatori bravi a creare occasioni e a sfruttarle”.

CHE GARA SARA’? – “Domenica mi aspetto una gara aperta, Juric non si chiude nella sua area. Verrà ad aggredire la Lazio, provando a non farla ragionare. I biancocelesti dovranno essere bravi a far giare la palla e trovare lo spazio con gli attaccanti, bravi nella profondità e nell’uno contro uno”.

I DUE ALLENATORI – “Inzaghi e Juric sono stati miei compagni di squadra. Sono giovani ed emergenti. Sono alle prime esperienze ma stanno dimostrando il loro valore. Entrambi i tecnici hanno lanciato molti giovani e sono preparati. Possono fare bene”.

CARRIERA DA ALLENATORE – “La mia avventura da allenatore del Pontisola procede bene, siamo terzi a tre punti dalla prima. Anche io sto imparando il mestiere, mi piace e mi diverte, ma era più facile fare il calciatore”.

DIFESA – “La difesa biancoceleste sta facendo bene. Sia Wallace che Bastos non li conoscevo, Hoedt lo abbiamo scoperto con il tempo. Sono giovani ma stanno facendo bene sopperendo al meglio all’essenza di un giocatore fondamentale come de Vrij. Quando una squadra fa bene, anche il singolo viene esaltato. I centrali hanno comunque vicino un calciatore esperto come Radu e un portiere importante come Marchetti”.

OBIETTIVI LAZIO – Ripetere il terzo posto di due anni fa? Inzaghi è stato bravo a creare un gruppo, la squadra si diverte e sulle ali dell’entusiasmo si può ripetere quell’annata. Non si sa mai! Considerando anche il fatto che le altre hanno le coppe, la Lazio potrebbe approfittarne. Me lo auguro per l’ambiente che deve tornare ad assaporare il grande calcio”.

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