UN TACCO DI CLASSE: settimana decisiva per il futuro del Grifone

Potrebbe essere questa una settimana significativa per il futuro del Grifo. Al di là della situazione “kafkiana” che vede protagonisti il presidente e Gasperini


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Potrebbe essere questa una settimana significativa per il futuro del Grifo. Al di là della situazione “kafkiana” che vede protagonisti il presidente e Gasperini (ma quando si risolverà il tutto?), ecco che per il presidente rossoblù si pongono, oggi, due obiettivi significativi.
UNO – Allestire una squadra che sia leggermente migliore di quella di questa stagione, nel senso che dovrebbe almeno “toccare” il decimo posto. Sarà facile?
DUE – Trovare quei venti o trenta milioni di plusvalenze per coprire, con tranquillità, il passivo di bilancio.
Il primo obiettivo non sarà facile perché almeno due giocatori decisivi di questa stagione, Pavoletti e Rincon, se ne andranno, distruggendo così quel bel telaio tecnico-tattico che aveva costruito Gasperini. I due potrebbero portare quei soldi. Pavoletti doveva già essere della Lazio, ma al momento non se n’è fatto nulla perché Lotito, furbissimo, aveva proposto degli scambi assurdi.
Rincon piace a tanti. Inter, Fiorentina e soprattutto Roma, nel caso desse via Nainggolan. Insomma certi sacrifici Preziosi li deve fare: questo per lui è normale. Importante sarà sostituire i due adeguatamente e questo sarà il vero problema. anche perché non avendo più il “miracoloso” Gasp che sapeva rifare formazioni ogni anno, il problema diventerà più serio del solito.
Va comunque ricordato che qualche soldino al Grifo arriverà: a parte i quattrini di Pavoletti e Rincon, arriveranno altri 37 milioni di euro dalle TV, e non sono pochi. Peccato aver perso il decimo posto, ne sarebbero arrivati altri due  o tre.
SCONTRI – Un altro problema che si porrà a Preziosi è lo strano atteggiamento di quei tifosi integralisti che ce l’hanno con il figlio Fabrizio e Milanetto. Un peccato, perché è chiaro che se le cose andassero bene sul campo, tutto verrà appianato o dimenticato, ma se qualcosa non andrà per il verso giusto, ecco allora ritornare alla ribalta parole come “rottura” e simili.
D’altra parte, crediamo onestamente che Preziosi non ne può più di sentirsi attaccare per le cose che non vanno bene. E crediamo che una delle ragioni del distacco da Gasp sia stato proprio questa situazione che tempo fa lo stesso presidente sottolineò: “Possibile che quando le cose vanno bene il merito sia solo di Gasperini e quando vanno male solo e soltanto di Preziosi?”. Onestamente per un presidente che da dieci anni tiene la squadra in Serie A, che ha sempre scoperto ottimi giocatori, che due volte è andato in Europa, meriterebbe qualche…considerazione di più…O no?

Vittorio Sirianni

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