(S)Visti da Lontano – Un fondo vuol comprare il Genoa? Ecco i nostri dubbi

Il Grifone entra nel suo 123 esimo anno di vita; nel mirino una stagione che si preannuncia assai gustosa per il Popolo Rossoblù. La settimana inizia però con la notizia, rilanciata da diverse testate giornalistiche, di una trattativa avviata per la cessione del Grifone a un presunto fondo americano. Addirittura una due diligence sui conti […]


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Il Grifone entra nel suo 123 esimo anno di vita; nel mirino una stagione che si preannuncia assai gustosa per il Popolo Rossoblù.

La settimana inizia però con la notizia, rilanciata da diverse testate giornalistiche, di una trattativa avviata per la cessione del Grifone a un presunto fondo americano.

Addirittura una due diligence sui conti del Grifone sarebbe già stata portata a termine.

Permetteteci di dubitare fortemente dell’esistenza di una qualsiasi trattativa per la vendita del Vecchio Balordo, tanto più con un fondo americano.

Ecco i semplici motivi.

I conti di una squadra di calcio sono molto semplici da leggere e verificare, in quanto sono costituti da poche decine di contratti relativi ad allenatori, calciatori e affitti vari, cui sommare i rapporti con Lega Calcio e televisioni, e qualche statistica sulle presenze allo stadio.

E’ abbastanza facile quindi comprendere come la valutazione del prezzo di compra-vendita di una media società di Serie A sia più costruito “a tavolino” da qualche grande advisor o società di consulenza strategica. La parte di due diligence pura, cioè di verifica contabile, è successiva, e solo per eventuali rettifiche (significative) di prezzo a fronte di sorprese nei bilanci della società oggetto dell’operazione.

Un altro elemento che induce a riflettere è che l’ingresso di un fondo di private equity in una squadra di calcio italiana sarebbe un unicum clamoroso. I fondi investono per creare valore e rivendere nel medio termine le proprie partecipazioni. Acquistare una squadra di calcio italiana significa impegnarsi per non meno di dieci anni, soprattutto considerando le condizioni qualitative in cui il calcio italico versa.

Aggiungiamo che negli ultimi tempi la società Genoa è rimasta impermeabile a qualsiasi voce. La maggior parte delle trattative di acquisto calciatori sono rimaste riservate sino all’ufficialità. I nomi di Capel, Ansaldi e Dzemaili, ad esempio, non sono mai usciti sui giornali prima dell’effettivo acquisto e nonostante fossero trattative, come dichiarato ad esempio dallo stesso Ansaldi, protrattesi per settimane.

Preziosi ha pubblicamente smentito ogni trattativa. Ma leggiamo oggi che una “fonte interna” alla società Genoa avrebbe confermato esistenza e concretezza della trattativa. Una contraddizione evidente rispetto allo stile degli ultimi tempi.

A meno che la fonte interna sia Preziosi stesso, magari in vena di togliersi qualche sassolino dalla scarpa per mandare in fuorigioco quella parte di stampa sempre pronta a criticare il Genoa.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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