Il Genoa perde la terza trasferta consecutiva e allunga la striscia negativa di risultati. Il Grifone, da Genoa-Roma a ieri, ha incassato in sei partite solo due punti, frutto peraltro di due pareggi interni conquistati in affannate rimonte.
Sicuramente le “Giacchette Nere” hanno penalizzato (e stufato) i Rossoblù. Ma sbaglieremmo nell’individuare nei soli errori arbitrali le cause di queste “vacche magre”.
Il primo problema è nelle fase difensiva. Il Genoa sta subendo una media di 2 gol a partita, spesso peraltro realizzati da difensori (Glick, Vidic) e su conseguenza di palla inattiva.
In queste situazioni la mancanza di concentrazione è sempre la prima spiegazione. Probabilmente, dopo il mancato slancio nei quartieri altissimi di Genoa Roma, la squadra ha, mentalmente, un po’ mollato.
Il secondo problema riguarda i tempi completamente regalati agli avversari. Il secondo tempo di Torino e il primo con l’Inter sono l’emblema di approcci sbagliati agli incontri. E purtroppo si tratta di una costante degli ultimi anni.
Il terzo problema riguarda la struttura fisica del centrocampo. Bertolacci, Antonelli, Rincon, mancano di fisicità sufficiente a contrastare le mediane della serie A e inevitabilmente vanno in affanno contro squadre ben organizzate e superiori dal punto di vista fisico.
Non resta ora che voltare pagina e prepararsi a ospitare un bruttissimo cliente come la Fiorentina.
Gasperini, con Bertolacci e Antonelli squalificati, dovrà inventarsi oltre che l’attacco anche il centrocampo.
Federico Santini
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