#PromossieBocciati – Roncaglia pasticcia, tridente spuntato, Borriello in ripresa

Perin 6: Meggiorini la mette là nell’angolino, lui intuisce e cuce una pezza di tessuto prezioso sul goffo strappo concesso da Roncaglia dopo 10 minuti. Finchè può tiene in piedi la baracca, ma non ha abbastanza stoffa a disposizione per rattoppare i buchi sui quali Paloschi trova le opportunità di decidere la partita.  Roncaglia 4.5: […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Perin 6: Meggiorini la mette là nell’angolino, lui intuisce e cuce una pezza di tessuto prezioso sul goffo strappo concesso da Roncaglia dopo 10 minuti. Finchè può tiene in piedi la baracca, ma non ha abbastanza stoffa a disposizione per rattoppare i buchi sui quali Paloschi trova le opportunità di decidere la partita. 

Roncaglia 4.5: Errare è umano, perseverare è da Facundo Roncaglia. Ancora una sua distrazione propizia l’occasionissima sui piedi di Meggiorini, sventata dal vispo Perin. Sembra rimettersi sui binari giusti, ma è un suo movimento sbagliato a tenere in gioco Paloschi, libero di segnare lo 0-1. E da lì in poi ne azzecca davvero poche.

Burdisso 5.5: Prestazione complessivamente più che sufficiente, ma l’indecisione in compagnia di De Maio concede al Chievo l’opportunità di chiudere la partita e rovinare la domenica (e le aspettative) alla piazza rossoblù.

De Maio 5.5: Una partita senza sbavatura e incertezze, macchiata dall’incompresione in complicità con Burdisso che stende a Paloschi il tappeto rosso verso la gloria.

Edenilson 5: Generoso sì, ma poco temerario e incisivo con la palla tra i piedi. Va bene il compitino, ma oggi sarebbe servita molta più spinta per scalfire la corazza dei veronesi. (32′ st Kucka sv)

Bertolacci 6: La palla gira, le sue gambe anche e più del solito, a pressare lo sporadico possesso clivense e a trovare varchi dalla cintola in su. Carbura nel primo tempo, mette in moto all’arrembaggio chiamato da Gasperini: dal suo mancino pesca un lancio al bacio per Borriello e due conclusioni che impegnano Bizzarri. Ma oggi per il Genoa non sembra essere giornata.

Rincon 5.5: È tra i più solidi nel primo tempo con la partita in equilibrio, ma si eclissa nel momento in cui il Grifone si ritrova a rincorrere e spingere. Il giallo rimediato nella ripresa gli impedirà di partecipare alla trasferta di domenica prossima alla corte della Vecchia Signora.

Bergdich 6: Corsa e generosità, e una svista che per poco non fa capitolare il Grifone a fine primo tempo, su una palla non arpionata da Paloschi. Viene sacrificato in nome dell’offensività più spregiudicata. (1′ st Borriello 6.5: Il suo ingresso pesa come un macigno sul match. Ha l’occasione di tornare a sentire la Nord invocare il suo nome, ma da posizione defilata non centra la porta. Si procura una punizione e Bizzarri fa gli straordinari per levare dalla porta un suo colpo di nuca. Gli manca il gol, ma la strada è quella giusta)

Falque 5: Ha la gamba calda, ma la sua buona volontà è offuscata da un eccesso di foga. Rimedia un cartellino con una goffa simulazione in area gialloblù che lo costringerà a vedere Juventus-Genoa dal divano di casa. Si rifà poco dopo con una palla impiattata da chef stellato per Perotti: el Diez però si ingolosisce e se la mangia. Gasp lo sfrutta fino alla fine, ma nel secondo tempo sparisce dai radar.

Niang 5: Questa volta Gasp gli affida compiti da boa, ma è intimidito dalle cure tutt’altro che affettuose dei difensori di Maran. Esce nell’anonimato dopo i fasti delle ultime partite. (25′ st Pavoletti sv: dentro per l’assedio finale. Ci prova, ma senza fortuna)

Perotti 5.5: Va a corrente alternata. Deve avere l’interruttore spostato sull’off sul suggerimento di Falque  sprecato davanti a Bizzarri. Non si accende neanche nella ripresa, privando il Genoa di quella fantasia necessaria a scompigliare  i piani del quadratissimo Chievo di Maran. 

Allenatore – Gasperini 5.5: Inizia con un 3-4-3 “prudente”, ma per scardinare la cassaforte di Maran ci vuole l’artiglieria pesante. Ecco fatto: fuori Bergdich, dentro Borriello e si inaugura l’inedito 4-2-4. Ma nel calcio basta una disattenzione per stravolgere i piani: dormita, gol. Il Genoa rincorre. Crea tanto, ma in mano non ha niente. E la legge non scritta del pallone lo punisce: arriva il raddoppio di Paloschi, insieme a un nervosismo che riporta coi piedi per terra le aspettative rossoblù.

A disposizione: Lamanna, Prisco, Tambè, Izzo, Marchese, Lestienne, Mandragora, Laxalt.

CHIEVO (4-4-2): Bizzarri 7; Frey 6.5, Cesar 6.5, Dainelli 6.5 (29′ st Gamberini sv), Zukanovic 6.5; Schelotto 6, Hetemaj 6 (30′ pt Christiansen 6), Radovanovic 6.5, Birsa 6.5; Meggiorini 7 (35′ st Biraghi sv), Paloschi 7.5. Allenatore: Maran. A disposizione: Seculin, Pozzi, Cofie, Fetfatzidis, Pellissier,.

Arbitro – Doveri di Roma: 6

Daniele Zanardi

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.