#Promossiebocciati: Izzo veterano, Bertolacci faro, Niang indiavolato

Perin 6.5: Arriva, quasi calamitato dal pallone, sulla punizione di Biglia deviata sul palo; respinge con mano ferrea la fucilata ravvicinata di Candreva. Da lì in poi è ordinaria amministrazione. Roncaglia 6.5: Addomestica Mauri con le buone nei primi 45’, lo ferma con le cattive quando il capitano laziale vuole addentrarsi nella zona rossa davanti […]


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Perin 6.5: Arriva, quasi calamitato dal pallone, sulla punizione di Biglia deviata sul palo; respinge con mano ferrea la fucilata ravvicinata di Candreva. Da lì in poi è ordinaria amministrazione.

Roncaglia 6.5: Addomestica Mauri con le buone nei primi 45’, lo ferma con le cattive quando il capitano laziale vuole addentrarsi nella zona rossa davanti a Perin. Fronteggia e contiene Felipe Anderson per poi spostarsi a sinistra all’ingresso di Tambè.

De Maio 6.5: Tiene a bada “nonno” Klose nella pensione per leggende sulla via del tramonto e, appena può, alza il baricentro della squadra con un pressing no limits.

Izzo 7: La sua carta d’identità e l’autorità messa in mostra all’Olimpico non coincidono: l’autorità di un veterano nel corpo di un ragazzo di 23 anni. Puntuale nell’anticipo, perfetto nelle chiusure. Valore aggiunto.

Rincon 6.5: Mediano instancabile prestato alla causa della fascia destra, ha abbastanza polmoni per aiutare sia Roncaglia (e poi Tambè) che Falque e, nei ritagli di tempo, dare una mano in mezzo.

Kucka 6.5: Lavoro oscuro di manodopera per lo slovacco. Tocca più gambe che palloni, è il cane da guardia ideale per la formazione più che spregiudicata messa in campo da Gasperini. Nel finale, ha ancora le forze per una sgroppata conclusa con un gran tiro parato da Berisha.

Bertolacci 7: Ammonito dopo appena 18 minuti, si orienta dopo una decina di minuti, una volta trascorsa l’iniziale folata biancoceleste. È sua la giocata che accende la luce e cambia la partita del Genoa: lancio per Niang, l’espulsione di Marchetti e il rigore di Perotti. Sbaglia un tocco molto più semplice per Falque nella ripresa, ma rimedia fermando la progressione dello scatenato Felipe Anderson. Faro.

Edenilson 6.5: Rivenditore autorizzato di energia pure, è un pendolino perpetuo posizionato per la seconda volta consecutiva sulla sinistra. Ha fiato anche nel finale, dopo una partita di grande sacrificio, proponendosi più volte con break personali.

Falque 6.5: Un derby, per lui, contro le Aquile della Lazio. Si aggira rapace sulla sinistra e, quando può, va in picchiata verso la porta. Su invito di Niang manca la preda per una questione di centimetri, tenendo in bilico il risultato più del dovuto. Esce sfiancato. (30’ st Tambè 6: dà una mano a destra, dove spinge Anderson)

Perotti 6.5: Batte il rigore con la naturalezza di un ragazzino al campetto. Si attiva dopo il gol ritrovato (il secondo in rossoblù) e la superiorità numerica che gli concede più spazi, ma quella dell’Olimpico non resterà nella galleria delle prestazioni più memorabili (33’ st Lestienne sv: vivacità nel finale)

Niang 7: Attira Marchetti nella trappola del “temporeggio o esco?”, cambiando le sorti della partita in favore del Genoa. L’apporto è decisivo, ma il francese vuole proprio finire per la prima volta nel tabellino dei marcatori. Non ci riesce, ma a ogni pallone che tocca è un pericolo per la difesa laziale. Indiavolato. (26’ st Pavoletti 6: sponde e generosità alla prima in rossoblù)

Allenatore – Gasperini 7: Sì che il Genoa ha la tradizione favorevole contro i biancocelesti, ma questa Lazio, più di tutte le altre, va davvero forte. Mettiamoci anche che la vittoria non arrivava dal dicembre scorso, a complicare ulteriormente le cose. Ma la partita preparata e messa in pratica all’Olimpico è notevole, dopo i primi dieci minuti di sbandamento e la discesa indicata da Niang, Marchetti e Perotti. Il suo Genoa cambia abito due o tre volte ma continua sempre a spingere e pressare. Lazio annichilita, ma in gara fino all’ultimo: la concretezza, questo è l’aspetto su cui lavorare in futuro.

A disposizione: Lamanna, Sommariva, Mandragora, Ariaudo, Laxalt, Bergdich.

LAZIO (4-3-3) – Marchetti 4.5 ; Basta 5.5, de Vrij 6, Cana 6, Radu 5.5; Parolo 6, Biglia 5.5, Cataldi sv (26’ pt Berisha 6.5); Candreva 5.5 (1’ st Felipe Anderson 6.5), Klose 5, Mauri 6 (35’ st Keita sv). Allenatore: Pioli. A disposizione: Strakosha, Konko, Cavanda, Novaretti, Maurício, Onazi, Ledesma, Ederson, Perea.

Arbitro – Gervasoni di Mantova: 6.5

Daniele Zanardi

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