#PromossieBocciati – Genoa a due volti, Niang in continua ascesa

Perin 6: Inoperoso per più di un’ora fatta eccezione per un paio di uscite alte, rimane a metà strada sulla traiettoria del corner di Valdifiori. Non c’è l’uomo sul primo palo (perché?) e, fermo con i piedi sulla linea, non può ribattere il cross e tantomeno lo sfondamento di Barba che vale l’1-1. Risolleva la […]


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Perin 6: Inoperoso per più di un’ora fatta eccezione per un paio di uscite alte, rimane a metà strada sulla traiettoria del corner di Valdifiori. Non c’è l’uomo sul primo palo (perché?) e, fermo con i piedi sulla linea, non può ribattere il cross e tantomeno lo sfondamento di Barba che vale l’1-1. Risolleva la sua media voto con l’intervento salvifico su Maccarone che evita al Grifone una clamorosa sconfitta.

Roncaglia 6: Confermato da Gasperini e “perdonato” dai tifosi per l’errore del derby, l’italo-argentino vuole rinconquistarsi la fiducia sul campo. E ci riesce, con il salvataggio off-limits su Barba a due passi dalla porta di Perin. Ma, insieme ai compagni, si fa infilare dall’angolo di Valdifiori.

Burdisso 5.5: Tiene alta la concentrazione quando il Genoa è padrone del campo, soffre con il reparto contro l’Empoli rigenerato della ripresa. Partecipa passivamente all’indecisione generale che permette il pareggio di Barba.

De Maio 6: Alimenta il pressing sulla metà campo, uscendo per primo ad affrontare gli avventori in maglia azzurra. Si conferma nella ripresa quando l’Empoli si trasforma e torna in partita, con due chiusure tempestive su Maccarone e Verdi. Poco dopo, perde Barba che gli resta alle spalle e deposita comodamente in rete il pallone dell’1-1.

Edenilson 6: Torna sulla destra, dopo aver sopperito le assenze sulla sinistra negli ultimi tempi. Ha licenza di spingere e funziona con puntualità nel meccanismo creato con Niang. Cala nella ripresa, Gasp lo toglie per passare a quattro dietro. (25′ st Izzo 6.5: dentro per rinforzare la difesa, non rinuncia ad avanzare sulla destra e provare il tutto per tutto)

Rincon 6.5: Nel vivo del gioco fin da subito, tocca una marea di palloni, forse più del regista designato Bertolacci. Qualche responsabilità sul gol di Barba, per essersi fatto spostare da Tavano (non proprio un gigante) sull’angolo velenoso di Valdifiori.

Bertolacci 6.5: Buona guardia nel primo tempo, accende la luce vera e propria nei primi istanti della ripresa con un bella girata in area toscana e un paio di break dei suoi a innescare Niang. Scala dietro le punte con l’uscita di Falque, ci prova fino all’ultimo con due tiri da fuori ma senza lucidità. 

Bergdich 5.5: Rombante dal primi istanti, con un paio di buoni recuperi in velocità e alcune discese verso il fondo. L’Empoli rinsavisce nella ripresa e il suo impatto sulla partita diminuisce.

Falque 6: Trequartista mascherato da disturbatore piazzato da Gasperini per ostacolare sul nascere le giocate di Valdifiori. Intensità e abnegazione, ma troppa calma al momento di battere a rete su invito di Bergdich alla mezzora. Viene meno nella ripresa e l’Empoli comincia a girare. (19′ st Kucka 6: si piazza in mezzo per riportare in alto l’asticella dell’intensità, ci prova un paio di volte in mischia in area toscana)

Perotti 6: Va a prendersi molti palloni largo sulla destra, per poi rientrare e provare la pennellata sul secondo palo. La difesa dell’Empoli va in apnea ogni volta che tocca palla, ma el Diez non riesce a trovare l’affondo decisivo. 

Niang 7: Ok, per il pallone d’oro la strada sembra davvero lunga e tortuosa. Ma sognare è lecito per un ragazzo di vent’anni. Soprattutto se è in grado di crearsi dal nulla l’occasione che gli vale il terzo gol in Serie A: stop, scatto fulminante e sinistro chirurgico sul secondo palo. Si eclissa nel secondo tempo, ma la sua ascesa ai piani alti del calcio continua. (35′ st Borriello sv: poco tempo e ancor meno palloni per incidere)

Allenatore – Gasperini 6: Con Sarri è quasi una sfida a scacchi tra maestri di tattica. La chiave è l’aggressività: Falque centrale dietro Perotti e Niang va a interferire la regia di Valdifiori, Edenilson e Bergdich spingono senza sosta, i due mediani mordono e appena dietro i centrali pressano alto. Funziona tutto, anche se il solo gol di Niang non rappresenta la superiorità totale dei rossoblù. Ma nella ripresa viene meno l’intensità e la difesa “dorme” sul corner di Valdifiori: l’Empoli sale in cattedra, a discapito di un Genoa involuto. Pari giusto che rinvia la maturità del Grifone verso traguardi più ambiziosi.

A disposizione: Lamanna, Prisco, Tambè, Marchese, Mandragora, Laxalt, Lestienne, Pavoletti. 

EMPOLI (4-3-1-2): Sepe 6.5; Laurini 5.5 (33′ st Somma sv), Rugani 6, Tonelli sv (7′ pt Barba 7), Mario Rui 6.5; Vecino 5.5, Valdifiori 6, Croce 6; Saponara 5 (9′ st Verdi 6.5); Maccarone 5.5, Tavano 5.5. Allenatore: Sarri. A disposizione: Pugliesi, Bassi, Diousse, Brillante, Piu, Signorelli, Zielinski, Mchedlidze. 

Arbitro – Maresca di Napoli: 7

Daniele Zanardi

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