#PromossieBocciati – Dybala incubo di De Maio, si salvano Rincon e Perotti

GENOA: Lamanna 6: Rischia la frittata dopo una manciata di secondi su uno sciagurato appoggio di De Maio, ma il rimpallo lo grazia. Non farà altrettanto Chochev sull’1-0, dopo il prodigioso colpo di reni sul diagonale di Rispoli, e sul raddoppio sgusciato malamente tra le sue gambe. Un’incertezza che non mina la concentrazione sulle ghiottonerie […]


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GENOA:

Lamanna 6: Rischia la frittata dopo una manciata di secondi su uno sciagurato appoggio di De Maio, ma il rimpallo lo grazia. Non farà altrettanto Chochev sull’1-0, dopo il prodigioso colpo di reni sul diagonale di Rispoli, e sul raddoppio sgusciato malamente tra le sue gambe. Un’incertezza che non mina la concentrazione sulle ghiottonerie capitate sui piedi di Vazquez, Rispoli e Dybala.

Izzo 6: Il Palermo punta sui macchinosi De Maio e Burdisso, ma dalla sua parte Edenilson non si straccia le vesti per dargli una mano. S’imbarca con tutta la difesa sul primo gol e sul 2-0 è sfortunato sul rimpallo che favorisce la giocata di Dybala dopo un gran recupero. Dei tre è il più ordinato, ma quando i rosanero si distendono son quasi sempre dolori.

Burdisso 5: Si suda freddo là dietro. L’imprevedibilità delle due schegge italo-argentine lo taglia fuori: a metà strada sul filtrante di Dybala per Vazquez in occasione della prima rete, fuori posizione sul raddoppio.

De Maio 4.5: Il suo peggiore incubo arriva dall’Argentina, è piccolo, veloce e vale una vagonata di milioni. Un incubo che lo disorienta, a partire da un primo retropassaggio da vietato ai minori, e lo ubriaca fino alla sfinimento: il francese cade sul primo gol e crolla sul raddoppio. (34′ st Pavoletti 6: Conferma la voglia di gol vista con il Parma: va vicino al pari e accende le polemiche con una trattenuta subita da Andelkovic che grida al rigore).

Edenilson 5: Il diretto avversario Chochev spadroneggia su tutta la fascia, segna due gol e il brasiliano si ritrova con la fiancata sverniciata. Il carrozziere Gasperini lo rimette a nuovo nell’intervallo: suo lo zampino con l’assist per Falque e alcune chiusure difensive che erano mancate nella prima frazione. Ma la sufficienza è lontana.

Mandragora 5: Al posto sbagliato nel momento sbagliato. Il Genoa non gira, il Palermo è indiavolato: il classe ’97, pur con tutto l’impegno del mondo, è il primo a farne le spese. (1’st Laxalt 6: sostanza ed esperienza alla bell’età di 22 anni. Il suo impatto decisivo trasmette energia al Genoa 2.0 visto nella ripresa)

Rincon 6.5: Dei due Genoa visti al Barbera, il General è una delle poche costanti. La solita abnegazione su ogni intervento, quasi a dover conquistarsi la fiducia del mister pallone su pallone, a cui però è mancata la lucidità (vedi Bertolacci) per amministrare il gioco.

Bergdich 5: Spinta immediata mitigata con i minuti dalla prestazione a testa alta di Rispoli che nel primo tempo lo mette spesso in difficoltà. Fa partire qualche cross dalla sinistra, ma là dietro lascia De Maio nelle grinfie di Dybala. (25′ st Lestienne 5: la volontà è quella di spaccare il mondo, il risultato è di far allargare le braccia a tifosi e compagni)

Falque 6: Tocca una manciata di palloni, uno dei quali vale la speranza di rimonta per tutto il secondo tempo. Non si vede, ma timbra.

Niang 5: Si danna per combinare qualcosa di buono, almeno in avvio, ma è solo e solitario nelle sue giocate. Nella ripresa, invece, si dà alla macchia.

Perotti 6.5: Il piccolo barlume di fantasia che il Genoa tiene in mano è alimentato dalle sue giocate. A volte spettacolari, ma non altrettanto incisive. Si batte con spirito da gregario, pur sacrificando la lucidità, senza però trovare un partner con cui coronare le lodevoli iniziative sotto gli occhi del ct argentino Tata Martino. 

Allenatore – Gasperini 5: Primo tempo regalato, secondo alla riscossa. Ci può anche stare questa sconfitta, con sette assenti in un Barbera inebriato dalle giocate del fenomeno Dybala. Sono due, però, i difetti evidenti visti nella trasferta siciliana, rigore mancato a parte: l’allentata fase difensiva che ha lasciato terreno fertile per Dybala, libero di andare a cercare il confronto con i macchinosi De Maio e Burdisso e la nervosa, seppur comprensibile, scenata con cui ha lasciato il campo. 

PALERMO (3-5-2): Sorrentino 6.5; Vitiello 6.5, Gonzalez 6.5, Andelkovic 6; Rispoli 6.5, Rigoni 6.5, Jajalo 5.5 (dal 12′ s.t. Bolzoni 6), Chochev 7.5 (dal 26′ s.t. Belotti 6), Lazaar 6.5 (dal 45′ s.t. Daprelà sv); Vazquez 6.5, Dybala 8. Allenatore: Iachini. A disposizione: Ujkani, Milanovic, Joao Silva, Makienok, Della Rocca, Terzi, Quaison, Ortiz, Maresca.

Arbitro – Cervellera di Taranto: 4.5

Daniele Zanardi

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