IL GIORNALISTA DELLA SETTIMANA – CARLO BRUZZONE: «Pronto a scommettere su Floccari e Crespo»

Carlo Bruzzone, storica firma del Corriere Mercantile e della Gazzetta dello Sport, oltre che genoano doc, è il giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Una lunga carriera giornalistica, iniziata nel 1953 al Corriere Mercantile e proseguita alla Gazzetta dello Sport. Carletto Bruzzone non ha mai nasconto la propria fede calcistica, anche quando la professione lo ho portato a seguire altre discipline sportive, prima tra tutte il rugby (di cui è anche stato un ottimo giocatore). Collaboratore di Noi Genoani e dell’agenzia Italpress, Bruzzone è stato testimone di importanti pagine scritte da fuoriclasse di diversi sport di squadra, anche se, alla fine, le emozioni più forti gliel’hanno provocate il suo Genoa ed il rugby.

Ancora una volta il mercato del Genoa è stato molto scoppiettante, con tanti arrivi e diverse partenze. Se l’organico definitivo fosse questo, per i genoani sarebbe lecito sognare un’altra stagione da protagonisti?

«Innanzitutto, prima di abbozzare qualsiasi considerazione, è doveroso pensare a dove eravamo quattro anni fa: diretti a Pizzighettone con il concreto rischio di sbagliare strada. In seconda battuta bisogna ricordare che, anche a seguito del totale disinteresse degli industriali genovesi, il Genoa venne acquistato da un grande presidente come Enrico Preziosi, che da quando è arrivato ha vinto una sfilza di campionati, oltre a riportarci in Europa dopo ben diciotto anni. Partendo da questi presupposti sono convinto che il mercato che sta portando avanti la dirigenza rossoblù sia ottimo. La rosa nel suo complesso, infatti, è più competitiva di quella dello scorso anno, con due validissime pedine per ogni ruolo».

Considerando il probabile undici titolare, quali potrebbero essere le principali novità a livello tattico?

«Questo tema non mi coinvolge particolarmente in quanto nutro una stima smisurata in Gian Piero Gasperini, un allenatore che sa far rendere al massimo i propri giocatori e, soprattutto, è capace di studiare gli schemi più adatti per ottenere il risultato migliore. Come ogni allenatore anche lui parte da una precisa idea tattica, il 3-4-3, ma anche nello scorso campionato ha spesso cambiato a seconda dell’avversario e del tipo di gara che intendeva impostare».

Tra i nuovi arrivati, chi potrebbe entrare più rapidamente nel cuore dei tifosi?

«Io scommetto sui due attaccanti, Floccari e Crespo. Il primo, reduce da una buona stagione con l’Atalanta, può tranquillamente arrivare in doppia cifra e sfruttare le molte palle gol che la squadra saprà offrirgli. Il secondo, invece, saprà rendersi utilissimo sia dal primo minuto che a gara in corso. Vedo molte similitudini con Pippo Inzaghi, ovvero un professionista serio che non crea problemi e sempre pronto in qualunque momento venga chiamato in causa. Se finisse il campionato con otto reti all’attivo sarebbe un buon bottino. E poi c’è Moretti, un elemento che darà una grossa mano alla causa rossoblù anche in virtù della sua duttilità».

E tra i confermati, qual è il giocatore che potrebbe palesare evidenti miglioramenti?

«Al di là dell’aspetto anagrafico, Juric e Rossi sono ormai delle garanzie, mentre Criscito e Bocchetti gli astri nascenti del calcio italiano, con concrete possibilità di far parte della spedizione italiana ai mondiali; Sokratis, inoltre, è il baluardo in grado di conquistarsi un posto da titolare sia con la Grecia che nel Genoa. I singoli sono importanti ma per il gioco di Gasperini è fondamentale avere così tanti giocatori capaci di interpretare più ruoli: mi riferisco a Rossi, Mesto, Moretti, Esposito, Criscito, Bocchetti e Biava. Soprattutto quando gli impegni saranno molto ravvicinati, ad esempio nei mesi di settembre ed ottobre, giocatori di questo genere potrebbero fare la differenza. Mi aspetto molto anche dalla vasta batteria di attaccanti che comprende, oltre a Floccari e Crespo, anche Palacio, Jankovic, Sculli e Palladino».

Mercoledì verrà compliato il nuovo calendario di serie A: che tipo di avvio auspica?

«Da uomo di rugby sostengo che prima o poi si debbano affrontare tutte le squadre e quindi non attribuisco troppa importanza al calendario. La decisione di eliminare le teste di serie, però, mi trova molto concorde e permetterà di avere dei big match già nelle giornate iniziali».

Claudio Baffico

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET  

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.