Genoa confidential – La vittoria della Samp e il rigore di Burlando

Non si può proprio dire che questo 108° derby della Lanterna sia nato sotto i migliori auspici. Durante la settimana (quasi) tutta la città, almeno quella di fede rossoblu, si era focalizzata più sull’orario della partita che non sull’atteggiamento tattico delle squadre o le formazioni che i due mister avrebbero contrapposto. Il freddo pungente e […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Non si può proprio dire che questo 108° derby della Lanterna sia nato sotto i migliori auspici. Durante la settimana (quasi) tutta la città, almeno quella di fede rossoblu, si era focalizzata più sull’orario della partita che non sull’atteggiamento tattico delle squadre o le formazioni che i due mister avrebbero contrapposto. Il freddo pungente e la pioggia battente, che ci accompagna e deprime da almeno 15 giorni, fanno da sfondo alle commoventi coreografie che la Gradinata Nord e i Figgi do Zena regalano ai trentamila accorsi al Ferraris.

Prima del kick off dell’arbitro Paolo Valeri di Roma il pensiero di tutti noi va all’amico Pippo Spagnolo, storico genoano e indiscusso inventore della tifoseria organizzata. Ricordo ancora adesso quando ragazzino chiesi proprio a lui il  mio primo abbonamento di Gradinata: Ciao caro Pippo!

Nonostante il pallone vada un po’ dove vuole (a quando un rifacimento del manto erboso degno di tale nome?) assistiamo ad un primo tempo combattuto, peraltro giocato con il Genoa che, non da tradizione (chi ha deciso?), attacca sotto la Nord e prende inevitabilmente goal sotto la Sud.

Intervallo e tutti al bar sotto la tribuna. Ed ecco che si materializza un giubbotto di Sky Sport ma al suo interno non c’è “l’amato” Fabio Caressa ma il genovesissimo Riccardo Re, e visto le polemiche pre-derby tra l’emittente di Murdoch e le tifoserie genovesi non riesco a trattenermi: “Ciao Ricky, c’è Caressa? La fa lui la telecronaca..?” e Riccardo:” No… ma che ha detto di strano?”. Di strano forse nulla, ma se fosse stato presente si poteva rendere conto di persona di quanto il derby di Genova senza il suo splendido pubblico non avrebbe senso.

Poco più in là incontro la “strana coppia” formata dal doriano Nino Miceli (capogruppo Pd Regione Liguria) e dal grifone Matteo Rossi (Assessore Regionale allo sport di Sel) quest’ultimo noto alle cronache anche per la recente proposta sulla legalizzazione della Cannabis. Beh! Visto il primo tempo dei rossoblu speriamo che l’Assessore faccia un salto negli spogliatoi…

Dulcis in fundo ecco il Presidente Claudio Burlando che assiste agli  highlights del primo tempo”Ciao Claudio… non stiamo facendo una gran bella campagna elettorale per le primarie del segretario regionale (del Pd)…”. E Burlando: ”E’ rigore netto”. Forse è proprio il fantasista che mancava alla squadra di Gasperini.

Dopo esserci rifocillati prendiamo posto per assistere al II° tempo che vede il Genoa all’attacco, ma certo non lucido come in altre occasioni: anzi, decisamente a testa bassa. Il gioco non è fluido e la scelta di giocare le fasi finali del match con quattro attaccanti di ruolo non aiuta a spaventare gli “amati” cugini. Anzi la sensazione è che le scelte del Mister abbiano ulteriormente ingolfato le fasce laterali col risultato di non creare vere e proprie occasioni da goal.

Fischio finale 0 a 1 per gli altri e tutti in sala stampa. E’ il momento di un emozionato Sinisa Mihajlovic che a parte un improponibile ed in-abbinabile gilet fa trasparire tutta la sua soddisfazione per la vittoria e una più facile salvezza per la sua squadra. Mentre il Gasp racchiude tutto il suo pensiero in “eravamo tesi…”, evidentemente l’Assessore Rossi non è sceso negli spogliatoi!

Alberto Villa

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.