ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – SERSE COSMI: «La mia magia per battere il Genoa? Far sparire i giocatori sul campo»

Il tecnico racconta le sensazioni uniche del 2004/05, anno in cui riuscì a conseguire sul campo la promozione in serie A. E spiega il suo "segreto" per battere la formazione di Gasperini


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Il leone torna sul luogo dove ha ruggito tante volte. Serse Cosmi ha conquistato una promozione sul campo in serie A nel 2004/05: stagione che ebbe il triste epilogo della ingiusta retrocessione in C1. Il tecnico sarà sabato prossimo a Marassi con il suo Livorno il prossimo avversario del Genoa: confessa in questa intervista esclusiva a Pianetagenoa1893.net le sue sensazioni e le sue impressioni per questa gara che rappresenta per lui un po’ come un’ultima spiaggia per la salvezza della sua squadra. E confessa al nostro giornale anche la sua “magia” per battere il Vecchio Balordo.

Che impressione le farà tornare da avversario al Ferraris dov’è stato protagonista nel 2005/06?

«Sono già tornato tempo fa con il Brescia a Marassi e successivamente come commentatore per alcune partite del Grifone. E’ molto particolare tornare a Marassi: c’è un turbinio di sensazioni e di ricordi molto piacevoli dell’anno in cui guidai il Genoa. Devo dire che è una piazza che non è paragonabile a nessun’altra. Purtroppo soltanto il finale di stagione fu tutto da dimenticare».

Cosa teme di più della squadra di Gasperini?

«Sia in casa che fuori casa ha una caratteristica essenziale: riesce a esprimere un gioco molto offensivo che non consente agli avversari di ragionare e di controbattere. Possiede giocatori che sanno mettere in atto gli schemi dei loro tecnico che li guida con grande professionalità. In più il Genoa ha un’arma importantissima: il suo pubblico che lo sostiene sempre e incondizionatamente».

Lei si augura che il Grifo disputi una gara come quelle di Firenze e Siena…

«No, sono momenti di appannamento che possono capitare: è sbagliato dire che questo sarebbe il momento giusto per affrontare il Genoa che resta sempre una grande del nostro campionato. Diciamo che avrei voluto giocare questa partita in altri momenti e magari con una posizione di classifica diversa da quella occupata attualmente dal Livorno».

Lei ha in serbo una magia per contrastare gli schemi di Gasperini?

«Sì: far sparire tutti i giocatori dal campo. Scherzi a parte, ritengo che sono i giocatori a fare la fortuna di una squadra. Noi allenatori diamo le indicazioni su come giocare: ma poi in campo scendono gli atleti e sono loro con le proprie prestazioni i veri attori delle partite».

Ha stilato una tabella di marcia per la salvezza del Livorno?

«Purtroppo nella situazione in cui siamo non possiamo più permettercela. Abbiamo “rovinato” la discreta posizione di classifica che avevamo disputando prove poco convincenti in alcune gare. Ci siamo fatti sfuggire 6-7 punti che ci avrebbero trascinati in un’altra posizione di classifica. Adesso spero soltanto in un miracolo: possiamo conseguirlo soltanto se ci batteremo con determinazione per tutte le restanti partite del campionato. Mai dire mai nel calcio: ci si può risollevare anche dalle situazioni più difficili».

Se dovesse vincere sabato, lei esulterà?

«Assolutamente no, non potrei mai farlo. Ho dei ricordi fantastici e qui ho tanti amici: il Ferraris mi ha regalato gioie straordianarie».

Marco Liguori

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