ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – GIORGIO GUERELLO: « “Genoani ovunque” si propone di mettere in contatto i tifosi rossoblù nel mondo

Il presidente del consiglio comunale di Genova Giorgio Guerello guarda con attenzione al fenomeno dei genoani all'estero e rivela le finalità  di "Genoani Ovunque"


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Un politico di lungo corso con la passione per lo sport. Giorgio Guerello, presidente del consiglio comunale di Genova, ha ricoperto con generale apprezzamento l’incarico di assessore allo Sport confermando le proprie straordinarie doti umane e la grande predisposizione per il lavoro. Tanti ed impensabili i risultati conseguiti, sempre e comunque nell’interesse della cittadinanza e delle società sportive del territorio.

La passione, però, va ben oltre i doveri istituzionali, ed ecco che Guerello, tifoso genoano doc, oltre ad assistere con assiduità agli impegni casalinghi del Grifone ha assunto l’incarico di coordinatore del comitato “Genoani Ovunque”.

Si può fare una sorta di censimento riguardo i genoani nel mondo?

«E’ molto difficile stabilire una stima precisa, anche perché gli spostamenti sono continui, così come coloro che escono e rientrano in Italia. Un dato del 2007, però, è molto indicativo: degli ottantanovemila accessi al sito della Fondazione Genoa, ben trentamila provenivano dagli Stati Uniti e dai Paesi limitrofi. Fu proprio a seguito di un riscontro simile che, assieme all’avvocato D’Angelo e ad altri membri della Fondazione Genoa come Montolivo e Benedetti, decidemmo di definire una sezione più internazionale».

Il tifo per una squadra di calcio quanto può aiutare un genovese a rafforzare il senso di appartenenza con la propria città?

«Lo sport costituisce un veicolo importantissimo a tal proposito, ed aiuta sicuramente a stringere rapporti, a condividere emozioni e sentimenti e a riscoprire le proprie radici. Qualche settimana fa ho vissuto un’esperienza molto significativa: mi trovavo a Londra il sabato in cui si disputava Genoa – Juventus e, tramite il comitato “Genoani Ovunque”, ho saputo in che locale avrebbero trasmesso in diretta la partita. Arrivato in questa paninoteca, ho trovato un ambiente straordinario: bandiere e sciarpe rossoblù, cori, incitamenti ed almeno quaranta genoani ad assistere assieme alla partita. Un altro evento lampante, che dimostra come, tramite lo sport, si possano raggiungere finalità importanti, è avvenuto nel 2004, anno in cui Genova era capitale europea della cultura. Tra i numerosi appuntamenti interessanti in cartellone, volti anche alla promozione del territorio, quello che ebbe maggior successo fu il cronoprologo del Giro d’Italia nel centro cittadino. Grazie alle telecamere poste sull’elicottero, gli spettatori ebbero l’opportunità di apprezzare scorci davvero suggestivi, con i ciclisti a disimpegnarsi nelle strette e tortuose vie genovesi. Sulla scia di questa manifestazione sportiva, furono davvero tanti i turisti che si misero in viaggio per il capoluogo ligure».

Quanto incidono i risultati sportivi nella proliferazione dei club genoani all’estero?

«L’ottimo campionato disputato dal Genoa riveste sicuramente la propria importanza ma credo che i motivi di tale crescita vadano cercati anche altrove, ad esempio nella passionalità e nell’entusiasmo dei suoi tifosi, e dal gioco spumeggiante espresso dalla squadra. C’è un altro aspetto che merita attenzione: il Genoa, vera sorpresa del campionato, ha stregato anche tanti italiani all’estero che fino a poco tempo fa non erano simpatizzanti della compagine rossoblù. Questo fenomeno si è diffuso nonostante le reti nazionali abbiano trascurato, per non dire boicottato il cammino della nostra squadra. Per molto tempo, infatti, si parlava di Genoa solo in funzione dell’avversario di turno, adesso tutti quanti hanno dovuto aprire gli occhi e fare i conti con una realtà inimitabile».

Claudio Baffico

 

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