ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Franco Ferrari: «Ballardini è come un sarto, il suo modulo a misura dei giocatori»

Domenica al Ferraris andrà in scena un difficile Genoa – Udinese, fondamentale per la lotta salvezza. Ballardini ritrova Granqvist e Borriello, mentre sulla fascia destra giocherà uno tra Rossi e Pisano, per il resto tutto confermato, così come il modulo. Il tecnico rossoblù ha creato un vero e proprio fortino davanti alla porta di Frey, […]


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Domenica al Ferraris andrà in scena un difficile Genoa – Udinese, fondamentale per la lotta salvezza. Ballardini ritrova Granqvist e Borriello, mentre sulla fascia destra giocherà uno tra Rossi e Pisano, per il resto tutto confermato, così come il modulo. Il tecnico rossoblù ha creato un vero e proprio fortino davanti alla porta di Frey, grazie alla difesa a tre, sulla quale ha fatto la sua tesi da allenatore. Suo docente fu Franco Ferrari, ex bandiera del Genoa dal 1967 al ’74 e attuale coordinatore della Scuola Allenatori della FIGC e vicepresidente dell’Associazione degli Allenatori Europei, la AEFCA. Pianetagenoa1893.net lo ha intervistato in esclusiva, per farsi raccontare qualcosa in più sul Mister e non solo.

Ballardini ha trovato la panacea di tutti i mali, grazie ad una difesa a tre, con un mediano davanti alla difesa. Merito anche dei suoi insegnamenti?

No nessun merito. Il modulo va fatto su misura dei giocatori, così come fa un sarto. L’allenatore deve essere bravo ed intelligente ad adattarsi ai giocatori che ha. In questo caso Ballardini ha fatto la cosa migliore, perché con tre difensori come Manfredini, Granqvist e Portanova, era naturale schierarsi a tre.

Quali sono i meriti di Ballardini e la qualità del tecnico?

Prima di tutto è un grande allenatore ed è un professionista eccelso, lavoro sette giorni su sette con grande serietà. Conoscendo già l’ambiente ha saputo subito come muoversi, in più la società si è mossa sul mercato con grande maestria, affidandoli una rosa competitiva in ogni ruolo, non di grande prospettive, ma con un presente ben delineato.

Mentre Delneri ha deluso tutti, portando il Genoa nel baratro e non riuscendo mai a trovare il giusto feeling con la squadra…

Non ha sbagliato Delneri, purtroppo si è trovato all’interno di una tempesta. Doveva passare il tempo critico di dicembre e gennaio, congestionato da molti e arrivi e partenze. Anche sotto questo punto di vista non è stato fortunato perché Floro non ha reso come doveva. Delneri a mio parere rimane un grande allenatore.

Lotta salvezza apertissima. Quattro squadre per tre posti, la quota è sempre 40 punti?

Anche io credo che le squadre in lotta siano quattro. Però non mi stupirei di qualche crollo verticale, come spesso accade in serie A. Basta poco per essere inghiottiti. Il Genoa dovrà stare molto vigile, perché basteranno meno di 40 punti per salvarsi.

Domenica arriva l’Udinese di Guidolin e dei grandi talenti provenienti da tutto il mondo

L’Udinese è una grandissima società, che grazie al lavoro dei Pozzo, è riuscito ad avere tre squadre nei maggiori campionati europei. Così facendo sono riusciti a costruirsi un parco giocatori numerosissimo, che garantisce sempre grandi giocatori. Non bisogna scordarsi anche il lavoro del Genoa, togliendo l’ultimo anno e mezzo, ha sempre fatto ottimi campionati, portando a giocare a Marassi grandi campioni.

Cosa partita si aspetta di vedere?

Partita difficilissima. L’Udinese è una squadra che gioca a memoria, anche se i giocatori ruotano molto spesso, ma Guidolin ha messo in testa una certa filosofia di gioco da seguire e sta dando i frutti sperati.  Però non è più l’ammazzagrandi degli anni passati, ha un po’ meno qualità ma tanta organizzazione.

Pronostico?

Non ne voglio fare perchè sbaglio sempre.

Alessandro Casu

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